The history of FIBS - 1919-1920
31/12/2020 1 Minute Read

The history of FIBS - 1919-1920

Nel giugno del 1919, con l’aiuto del sassofonista italo americano Vic Canuto, il giovane Max organizza le prime partite.

Siamo nel 1919 e un adolescente di nome Mario Ottino porta la rivoluzione nei prati della periferia di Torino, in Val San Martino, accanto al vecchio capolinea del tram numero ‘3’.

La zona è quella dei Teatri di Posa delle Case Cinematografiche che fecero grande il Cinema italiano prima della nascita di Cinecittà.

Mario era nato l’8 aprile 1905 a Mazzè Canavese (provincia di Torino), ma era emigrato negli Stati Uniti con la famiglia. Nel New Jersey aveva conosciuto e amato il baseball e assunto lo pseudonimo col quale sarebbe passato alla storia come il Padre del baseball italiano: Max Ott.  Il suo ritorno in Italia era dovuto al desiderio della madre di acquistare un terreno nel suo paese d’origine.

Nel giugno del 1919, con l’aiuto del sassofonista italo americano Vic Canuto, il giovane Max organizza le prime partite. L’esperimento ha successo, ma si esaurisce presto: Max deve infatti tornare negli Stati Uniti nell’inverno del 1920.

Nel 1923 Max Ott torna comunque in Italia armato di mazze e palline e organizza 3 squadre. Deve però recarsi di nuovo negli Stati Uniti e la sua assenza, con il contributo del fascino del calcio, allontana gli aspiranti giocatori dal baseball.

Sempre nel 1919 c’è un altro tentativo di introdurre il baseball. A Roma cerca di diffondere il nuovo sport Guido Graziani, che con il supporto dell’allenatore americano Ballou inizia una serie di allenamenti.