Parliamo con Roberta Soldi al termine del ponte dell’Immacolata ha visto la Nazionale di Enrico Obletter impegnata nelle strutture del Centro Preparazione Olimpica dell’Acquacetosa per una serie di test fisici e atletici condotti dall’Istituto di Scienza dello Sport diretto dal dottor Giampiero Pastore.
“Una nuova occasione per ritrovarsi come squadra dopo Pescara” spiega la vice-presidente federale e responsabile del programma softball “e verificare i risultati del lavoro fisico svolto individualmente dalle ragazze che sono seguite in questo percorso da Andrea Cardone e Francesca Ambruoso.”
Come sta procedendo il programma? “La risposta e i progressi sono molto buoni, nonostante sia ovviamente più difficile allenarsi senza il ‘tifo’ delle compagne e perciò occasioni collettive come questa sono a maggior ragione importanti, in palestra come in sala pesi. Qui, con Enrico, le ragazze hanno poi avuto la possibilità di fare lavoro tecnico teorico, analizzando i video delle partite del passato, studiando punti di forza e difetti, in particolare dei turni in battuta contro le lanciatrici che probabilmente dovranno affrontare a Tokyo.”
Avete anche impostato il piano per i prossimi mesi? “Con il CT abbiamo immaginato raduni mensili con parte atletica e parte tecnica che ci condurranno fra fine febbraio e metà marzo al primo appuntamento agonistico, la Australian Pacific Cup, preceduta dal Summer Slam, poi, con l’inizio del campionato, l’idea è quella di continuare a lavorare sul gruppo con raduni infrasettimanali, compatibili e complementari all’attività di club. Sempre sperando che la situazione sanitaria consenta di rispettare quanto impostato.”
Un impegno non da poco… “Il percorso che ci porterà fino a Tokyo richiede concentrazione e determinazione da parte delle atlete, ma sarà fondamentale, come sempre, la collaborazione di tutte le Società, di tutto il movimento, per arrivare pronti a questo storico appuntamento."
Marco Landi