Un lungo weekend di lavoro per Italia Softball
10/12/2020 1 Minuti di lettura

Un lungo weekend di lavoro per Italia Softball

Parliamo con Roberta Soldi al termine del ponte dell’Immacolata ha visto la Nazionale di Enrico Obletter impegnata nelle strutture del Centro Preparazione Olimpica dell’Acquacetosa per una serie di test fisici e atletici condotti dall’Istituto di Scienza dello Sport diretto dal dottor Giampiero Pastore

Parliamo con Roberta Soldi al termine del ponte dell’Immacolata ha visto la Nazionale di Enrico Obletter impegnata nelle strutture del Centro Preparazione Olimpica dell’Acquacetosa per una serie di test fisici e atletici condotti dall’Istituto di Scienza dello Sport diretto dal dottor Giampiero Pastore.

“Una nuova occasione per ritrovarsi come squadra dopo Pescara” spiega la vice-presidente federale e responsabile del programma softball “e verificare i risultati del lavoro fisico svolto individualmente dalle ragazze che sono seguite in questo percorso da Andrea Cardone e Francesca Ambruoso.”

Come sta procedendo il programma? “La risposta e i progressi sono molto buoni, nonostante sia ovviamente più difficile allenarsi senza il ‘tifo’ delle compagne e perciò occasioni collettive come questa sono a maggior ragione importanti, in palestra come in sala pesi. Qui, con Enrico, le ragazze hanno poi avuto la possibilità di fare lavoro tecnico teorico, analizzando i video delle partite del passato, studiando punti di forza e difetti, in particolare dei turni in battuta contro le lanciatrici che probabilmente dovranno affrontare a Tokyo.”

Avete anche impostato il piano per i prossimi mesi? “Con il CT abbiamo immaginato raduni mensili con parte atletica e parte tecnica che ci condurranno fra fine febbraio e metà marzo al primo appuntamento agonistico, la Australian Pacific Cup, preceduta dal Summer Slam, poi, con l’inizio del campionato, l’idea è quella di continuare a lavorare sul gruppo con raduni infrasettimanali, compatibili e complementari all’attività di club. Sempre sperando che la situazione sanitaria consenta di rispettare quanto impostato.”

Un impegno non da poco… “Il percorso che ci porterà fino a Tokyo richiede concentrazione e determinazione da parte delle atlete, ma sarà fondamentale, come sempre, la collaborazione di tutte le Società, di tutto il movimento, per arrivare pronti a questo storico appuntamento."

Marco Landi