28/01/2015 2 Minuti di lettura

Umpire's stories: “The Third Team”

Struggente, come solo le emozioni del nostro sport sanno regalare

The Third TeamStruggente, come solo le emozioni del nostro sport sanno regalare. Commozione allo stato puro, come la voce al telefono di Jerry Meals, rotta dall’emozione, per un sogno di una vita che si trasforma in realtà. Per chi vive questa professione, si, perché qui parlare di hobby non si può, con passione ed attaccamento, questo video è un must. Una serie di sentimenti forti, tanto da farvi inumidire gli occhi, vi attraverseranno l’anima, sempre che siate arbitri ed amiate quello che fate. Nell’ascoltare le voci dei protagonisti, che non riescono, a primo acchito, a realizzare che il loro sogno è divenuto realtà. Uno stato emozionale così forte, tale da costringere Meals a cedere il volante della macchina a sua moglie, nel momento in cui riceve la notizia.

Un video che parla di come l’arbitraggio possa divenire la ricompensa di una vita. Un lavoro, nelle Grandi Leghe, dove per essere assunto devi essere perfetto per poi migliorare. Sono le World Series numero 110, le ultime disputate tra i Royals ed i Giants, dove hanno fatto il loro esordio Jeff Kellog (crew chief), Jerry Meals, Jim Reynolds e Jeff Nelson. Non una cosa che accade tutti i giorni.
Alcune frasi che ci regalano questi grandi umpires, fanno capire molto più di quanto un diamante o un corso possano fare. “Non c’è nessuno che ama il gioco più di quanto facciamo noi” dicono.
Anche coloro che non sono all’esordio come Ted Barret, Hunter Wendelstedt, ci regalano emozioni forti con le loro affermazioni: “Un arbitro ci dev’essere" affermano "E quando sbagliamo una chiamata non c’è nessuno allo stadio più infastidito di noi”.

Il video comincia 12 giorni prima delle World Series quando Joe Torre (per conto della MLB) comunica al telefono agli umpires che saranno loro i prescelti per le World Series. L’ex manager degli Yankees alza la cornetta e semplicemente dice: “Jeff Kellog?”
“Si”, risponde il blue, “Joe Torre, come stai?
"Ti piacerebbe essere il capo crew delle World Series?
“Sarebbe magnifico” risponde Kellog
“Sono felice di sentirlo" commenta Torre "Questa è la parte più bella del mio lavoro”
“Ma la parte più bella di quella telefonata" ricorda Kellog "Fu quando mi comunicarono il resto della crew, perché sei fortunato se ti capita una volta nella vita”.
“Hai fatto della mia vita un sogno” commenta Wendelstedt, ricordando la telefonata di una vita.

Il video poi si snoda attraverso momenti cruciali, l’arrivo all’aeroporto di Kansas City, le presentazioni della crew da parte di Torre ai manager delle 2 squadre, le riprese all’interno dello spogliatoio a 4 ore dalla gara, i problemi sulla prima chiamata, che li costringono alla riunione.

Tutti noi che arbitriamo, perchè non possiamo farne a meno o perché ne abbiamo bisogno, dovremmo vedere questo video. Buona visione a tutti!