Sfida da dentro o fuori per Yankees e Guardians: Padres e Phillies a caccia del titolo National League
18/10/2022 10 Minuti di lettura

Sfida da dentro o fuori per Yankees e Guardians: Padres e Phillies a caccia del titolo National League

Questa sera (ore 20.07, diretta tv su Sky Sport) a Yankee Stadium si decide quale tra New York Yankees e Cleveland Guardians raggiungerà gli Houston Astros nella finale del campionato American League. Nella National League finale inedita tra San Diego Padres e Philadelphia Phillies al via dalla notte italiana tra martedì e mercoledì. Tutte le partite delle LCS verranno trasmesse in diretta tv sui canali di Sky Sport.

Per la prima volta in assoluto le Championship Series di una delle due leghe inizieranno lo stesso giorno della conclusione del turno di Division Series dell'altra lega. Se la National League, infatti, ha completato il quadro delle finali di lega lo scorso sabato 15 ottobre con le vittorie in gara 4 di San Diego Padres e Philadelphia Phillies ai danni di Los Angeles Dodgers e Atlanta Braves, nell’American League il finale è tutto da scrivere e vivere con pathos: due rinvii per pioggia a New York ed una serie più equilibrata rispetto alle previsioni iniziali costringono Yankees e Guardians a disputare la decisiva gara5 questa sera, alle 22.07, quattro ore prima (ore 2 della notte italiana tra martedì e mercoledì) di gara uno della National League Championship Series a San Diego (la prima dal 1998) tra Padres e Philadelphia Phillies. Interessati alla partita da dentro o fuori tra Yankees e Guardians sono gli Houston Astros, che sabato hanno ottenuto la sesta qualificazione consecutiva (se si esclude il 2020) alle Championship Series dell’American League per tre vittorie a zero contro i Seattle Mariners grazie al successo per 1-0 arrivato dopo 18 riprese di gioco disputate a Seattle, che non assisteva ad una partita di postseason da ben ventuno anni.

Quest’anno il cambio di format play-off ha portato delle sorprese, specialmente nella National League. Le due fuoriuscite dalla wild card series, Padres e Phillies, hanno guadagnato l’accesso ai play-off ai danni di New York Mets (eliminati nella serie wild card dai Padres), Atlanta Braves e Los Angeles Dodgers, ovvero tre delle quattro squadre (l’altra è quella di Houston) capaci di vincere più di 100 partite stagionali, e si sfideranno per una inedita prima volta tra due squadre fuoriuscite dalle wild card e tra due squadre che hanno chiuso la stagione sotto le 90 vittorie. I Padres hanno vinto 22 partite in meno rispetto ai Dodgers, che hanno dominato la National League West, mentre i Phillies hanno chiuso a 14 vittorie dalla coppia Braves-Mets, dominatrice della NL East. Fa parte tutto della insita contraddizione del baseball, dove ai play-off non conta quante vittorie hai ottenuto in stagione o quanto alta sia stata la tua media battuta, ma lo stato di forma e la “cattiveria” con la quale ti presenti nei momenti che più contano.

Dopo aver eliminato i Mets, i San Diego Padres si sono occupati dei Los Angeles Dodgers vincendo le ultime tre partite della serie dopo la sconfitta di gara uno. I Padres, che in stagione regolare hanno perso tutte le sei serie giocate contro i losangelini, ci sono riusciti affidandosi ai caldi Jake Cronenworth (decisivo in tutte e tre le vittorie con fuoricampo in gara due, valida del vantaggio in gara tre e mettendo lo zampino anche nella rimonta da cinque punti nel settimo inning di gara quatro), Kim e Juan Soto – tornato brillante dopo le prime anonime partite di regular season con la sua nuova squadra – ma il vero protagonista di questa postseason per i Padres è stato il monte di lancio: Yu Darvish, Blake Snell e Joe Musgrove si sono dimostrati lanciatori dominanti. Ancor meglio è andato il bullpen, rappresentato da un Josh Hader finalmente tornato sui suoi standard dopo le difficoltà della seconda parte di stagione, intoccabile con un punto subito su 16 riprese lanciate. Il pitching staff di San Diego, allenato da Ruben Niebla, per un decennio architetto e capo della cosiddetta “pitching factory” dei Cleveland Guardians che nel corso degli anni (e tutt’ora) ha visto sbocciare lanciatori importanti, è stata la ragione del buco nell’acqua fatto dai Dodgers - ai quali non sono bastati i colpi estemporanei di Freddie Freeman e Trea Turner – che pagano a caro prezzo le enormi difficoltà registrate con corridori in posizione punto. La sconfitta decisiva è arrivata in gara quattro a seguito di una rimonta nel settimo inning dove i Dodgers erano avanti di tre punti e ci arrivavano forti di un record di 80-3 in partite di postseason in questa situazione. Il pubblico di San Diego, che prima di gara3 NLDS non assisteva, in presenza, ad una partita di play-off da ben 8772 giorni, avrà adesso l’occasione di vivere la prima NLCS dal 1998. I Padres hanno partecipato a sole due di queste serie, vincendole entrambe. Poi hanno sempre perso le World Series, prima contro i Detroit Tigers, poi contro i New York Yankees, vincendo soltanto una di nove partite disputate. I tifosi californiani sperano adesso che le cose possano andare diversamente.

I San Diego Padres se la dovranno vedere però con i Philadelphia Phillies, che dopo la rimonta in gara uno della serie di wild card contro i St. Louis Cardinals appaiono adesso una squadra in missione. Anche i tifosi Phillies non assistevano ad una partita di play-off casalinga da diverso tempo. Precisamente dal 2011. Era dal 2010, invece, l’anno dell’ultimo titolo vinto, che i Phillies mancavano dalla NLCS. Dal momento del suo arrivo il manager Rob Thomson (succeduto a Joe Girardi) ha stravolto la squadra. Arrivato il 3 giugno con un record di 22-29, con lui al timone i Phillies hanno vinto 65 partite, in una division che li ha messo di fronte a Mets e Braves, che insieme fanno 202 vittorie. Superato l’ostacolo Cardinals, il format dei play-off li ha messi nuovamente contro i Braves, che meglio erano andati nelle serie di stagione regolare. Nick Castellanos è stato l’artefice del successo in gara uno e, dopo il pareggio Braves in gara due, Rhys Hoskins, Bryce Harper (MVP della NLDS) e J. T. Realmuto (primo ricevitore capace di battere un inside-the-park HR nella storia dei play-off MLB), insieme al lanciatore Aaron Nola e ad un bullpen spesso croce e mai delizia nelle 162 partite di regular season, hanno letteralmente annichilito gli Atlanta Braves che mai hanno dato la sensazione di poter dire la loro in questa serie. A mancare è stato il monte di lancio con Kyle Wright unica certezza (sua la vittoria di gara due) e Spencer Strider incapace di confermare la tendenza che lo ha visto sempre dominare in stagione contro i Phillies. L’attacco, poi, non è andato oltre i contributi di Travis d’Arnaud, Matt Olson e Dansby Swanson che da soli non sono riusciti a traghettare una squadra incapace di ripetere le gesta del 2021. Con l’eliminazione dei Padres diventa ufficiale la statistica che vede la MLB non assistere ad un repeat dalle stagioni 1998-2000 (tripletta Yankees). È dal 2009, invece, che una squadra campione in carica (i Phillies, vincenti nel 2008, poi sconfitti l’anno seguente dagli Yankees) non riesce a difendere il titolo venendo eliminata prima delle World Series.

Tra Padres e Phillies ci saranno più sfide nella sfida. La prima è quella che riguarda i fratelli Nola: Austin, ricevitore dei Padres, se la vedrà contro Aaron, lanciatore e asso dei Philadelphia Phillies. Non è la prima volta che due fratelli si affrontano ai play-off. Doc e Jimmy Johnston lo hanno fatto nella World Series 1920 (la prima vinta dagli allora Cleveland Indians contro i Brooklyn Robins, futuri Los Angeles Dodgers). Dal 1921 al 1923 è toccato a Bob e Irish Meusel nelle World Series che ha messo di fronte i New York Giants (futuri San Francisco Giants, vincitori nel ’21 e ’22) e i New York Yankees mentre nel 1964 è toccato anche a Ken e Clete Boyer nella serie portata a casa dai St. Louis Cardinals contro i New York Yankees del manager Yogi Berra. Precedenti ci sono anche nelle Championship Series dell’American League: nel 1985 si sono affrontati Garth e Dane Lorg e nel 1997, dopo essersi già sfidati nella ALDS dell’anno prima, è toccato anche a Sandy e Roberto Alomar. L’altra sfida riguarda quella tra Bryce Harper e Juan Soto, compagni di squadra per una stagione (2018) nei Washington Nationals. Entrambi sono stati considerati in passato una colonna dei Nationals. Oggi Harper è alla quarta stagione con i Phillies e Soto, dopo l’impresa mai riuscita ad Harper (vittoria della World Series nel 2019) è ai Padres da due mesi e mezzo e forma con Manny Machado un duo stellare. Interessante sarà la lotta tra i due monti di lancio: quello Padres, con Darvish, Musgrove, Snell e Clevinger sembra avere qualcosa in più rispetto a quello dei Phillies che potrà contare comunque su Aaron Nola e Zack Wheeler, due tra i migliori e più affidabili partenti del campionato, su Ranger Suarez come terzo partente e su un Noah Syndergaard che, reduce da tre brillanti inning nella vittoria di gara4 contro i Braves, avrà tutte le attenzioni puntate addosso. Sulla carta il bullpen dei Padres è messo meglio, ma il possibile rientro di David Robertson potrebbe cambiare gli equilibri dando a Rob Thomson un’arma in più per un reparto che in questa offseason non ha mai tradito.

Il tre a zero suggerisce che nella serie tra Houston Astros e Seattle Mariners non ci sia stata storia. Non è affatto così. Gli Houston Astros sono passati con merito, ma i Mariners non hanno sfigurato. Ty France e Julio Rodriguez sono stati tra i protagonisti di gara uno nel quale la squadra di Scott Servais ha sognato a lungo di portare a casa il risultato grazie all’ottima prestazione contro Justin Verlander, allontanato dopo quattro riprese con sei punti subiti. A cambiare le sorti del match ci hanno pensato i fuoricampo battuti negli ultimi due inning da Alex Bregman (da due punti nell’ottavo inning) e Yordan Alvarez che con un walk-off da tre punti e con due eliminati ha messo in ginocchio Seattle. Il possente battitore cubano, capace di chiudere gara uno (vinta 8-7) battendo 3-5 con 5 punti battuti a casa, è stato decisivo anche nella gara due vinta per 4-2. Un suo fuoricampo da due punti, nel sesto inning e ancora con due out, ha permesso agli Astros di scavalcare i Mariners dopo un lungo duello tra Framber Valdez e Luis Castillo. In gara tre ci son volute 18 riprese per rompere lo 0-0 grazie ad un fuoricampo di Jeremy Peña. Quella di gara tre è stata una partita clamorosa, in cui le due squadre hanno dato fondo a tutte le proprie riserve di lanciatori. I Mariners ne hanno utilizzati undici, chiamando in causa anche il partente Robbie Ray (è lui, il Cy Young 2021, ad aver incassato il fuoricampo del rookie Peña), lasciando a riposo soltanto i partenti Castillo (reduce da sette riprese due giorni prima) e Logan Gilbert, per un totale di 20 strikeout, una base su ball e undici valide subite su diciotto riprese. Finiti tutti i rilievi a disposizione dopo tredici riprese, Dusty Baker si è affidato a Luis Garcia – che ritroveremo nella ALCS nelle vesti da partente – per cinque dominanti riprese da sei strikeout contro sole due battute valide. In questa partita i lanciatori Astros hanno messo a segno 22 strikeout contro tre basi su ball e sette battute valide per una affermazione che vuol dire molto e conferma come gli Houston Astros, reduci da 106 vittorie in regular season, abbiano il miglior organico in campionato.

Se nei Mariners si sono comunque messi in luce i giovani Kirby, Muñoz e Brash, con Julio Rodriguez brillante anche in difesa, gli Astros hanno festeggiato le prestazioni di Yuli Gurriel (20 partite di play-off con più di una valida) e ricevuto conferme dai lanciatori McCullers e Valdez. Jeremy Peña è diventato il terzo rookie con un fuoricampo negli extra inning di una partita di postseason (prima di lui ci sono riusciti Chris Burke, nel 2005, e Oscar Gonzalez quest’anno) e, insieme ad Oscar Gonzalez dei Cleveland Guardians e Tony Fernandez (gara6 della ALCS 1997), uno dei tre giocatori – tutti dominicani – capaci di battere, con un fuoricampo, l’unico punto di una partita di play-off terminata agli extrainning. L’unico neo della serie è stato rappresentato dalle difficoltà di José Altuve: 0-8 in gara3, 0-16 nelle prime tre partite. Ma la sua difesa resta eccezionale.

Gli Astros hanno avuto tempo a sufficienza per ricaricare le energie spese nella interminabile gara tre, ma adesso non sono ancora a conoscenza di quale squadra dovranno affrontare nella sfida per il pennnt. L’unica cosa certa è che gara uno della ALCS si disputerà nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 (ore 1.37) a Houston e che ad accogliere gli avversari ci sarà Justin Verlander, seguito da Framber Valdez per gara due, Lance McCullers per gara tre ed uno tra Luis Garcia e Cristian Javier per gara quattro. La vincente di Yankees-Guardians avrà dunque poco tempo per prepararsi e sarà costretta a viaggiare da New York subito dopo la fine di gara5 della ALDS in programma questa sera alle 22.07. Il rinvio per pioggia strizza l’occhio agli Yankees: se ieri notte Boone aveva appuntato Jameson Taillon come partente della partita chiave, a scendere in campo questa sera sarà uno dei due assi della rotazione: Nelson Cortes. L’altro, Gerrit Cole, dopo aver vinto gara uno e la fondamentale gara quattro nella quale ha tirato 110 lanci, si era già reso disponibile per la partita poi rinviata. Difficile pensare ad un suo utilizzo, più probabile invece il ricorso a Wendy Peralta e Clay Holmes, che hanno avuto un giorno in più per smaltire le fatiche di gara quattro. Ieri sera i Guardians avrebbero affrontato gara cinque affidando la palla nelle mani di Aaron Civale per una partenza breve prima di lasciare tutto nelle mani del bullpen. Escluso l’utilizzo di Shane Bieber, con tre giorni di riposo dopo la partenza di gara due. Il rinvio non ha cambiato i piani, con Civale ancora favorito per la partenza. Bieber, che adesso ha quattro giorni di riposo, potrebbe giocare il ruolo del jolly fuori dal bullpen che verrà massicciamente utilizzato. Quello dei Guardians è uno dei reparti migliori del campionato. In questa postseason ha subito un solo punto su 25.2 riprese lanciate con 34 strikeout collezionati. Clase, Karinchak, Stephan e Hentges sono a riposo e pronti all’uso.

I Cleveland Guardians hanno perso tutte le ultime due sfide di play-off disputate contro i New York Yankees. Quella di questa sera è la seconda gara cinque di ALDS tra le due squadre, la prima dopo quella del 2017, vinta dagli Yankees.

Quella di quest’anno è stata una serie molto equilibrata e che ha avuto per protagonista, spesso, i rookie. Per gli Yankees, Oswaldo Cabrera è stato croce e delizia: in gara tre, poi vinta dai Guardians per 6-5 con walk-off di Oscar Gonzalez, ha battuto un fuoricampo per dare il vantaggio agli Yankees, ma in gara due e gara tre è stato protagonista in negativo nell’esterno sinistro, non difendendo a dovere un paio di texas che poi hanno aiutato i Guardians nelle due rimonte. Per la squadra di Cleveland Steven Kwan è stato protagonista di sette valide (tra cui un fuoricampo da due punti in gara uno) in quattro partite, pareggiando il record di valide in una serie di postseason battute da un rookie di Cleveland (Larry Doby 7 valide in 6 partite nella World Series 1948, Asdrubal Cabrera 7 valide in 7 partite nella ALCS 2007). Oltre a lui sono stati determinanti lo stesso Oscar Gonzalez (valida del vantaggio nel finale di gara 2 oltre al già citato walk-off in gara 3), Gabriel Arias (utilizzato come prima base nelle ultime due partite e protagonista di due valide nella vittoria di gara 3), Will Brennan (impiegato spesso come pinch-hitter per il ricevitore Austin Hedges, protagonista di un punto battuto a casa in gara 3) ed il lanciatore Cody Morris, utilizzato per due riprese perfette condite da tre strikeout nella sconfitta per 4-2 di gara4. A mancare sono state invece le “clutch hit” di José Ramirez, comunque determinante in diversi momenti. Negli Yankees si è visto poco e male Aaron Judge: 0 valide con 8 strikeout nei primi nove turni in battuta, poi due valide (con un fuoricampo) nei successivi sette turni (in totale nei play-off contro Cleveland batte 4-46 con 30 strikeout e 7 basi su ball). Non meglio ha fatto Giancarlo Stanton, protagonista di una valida (un fuoricampo) su 12 turni. A dare una mano all’attacco del Bronx sono stati gli italo-americani Anthony Rizzo e Harrison Bader. Il primo ha battuto 4-14 con un fuoricampo, un fondamentale doppio in gara4 e 3 punti battuti a casa (uno di questi ha permesso agli Yankees di portarsi in vantaggio nella partita da dentro o fuori disputata domenica); il secondo, invece, si è reso protagonista di tre fuoricampo su quattro partite, il primo Yankee a riuscirci ai play-off dal 1939. Nei Guardians spicca l’energia trasmessa da Josh Naylor e l’utilizzo del bullpen: Clase e i suoi compagni di squadra sono stati determinanti nelle vittorie di gara due e gara tre dove, rimontando da uno svantaggio di due punti nel nono inning, i Guardians hanno inflitto agli Yankees la prima sconfitta in 168 occasioni. Una triste prima volta è arrivata il giorno dopo anche per Cal Quantrill: mai sconfitto in 34 partite lanciate a Progressive Field, il partente canadese dei Guardians, figlio di Paul, 108 presenze con gli Yankees tra 2004 e 2005, ha avuto la peggio contro Gerrit Cole, che invece resta imbattuto ai play-off contro Cleveland.

Questa sera (diretta tv dalle 22 su Sky Sport 252 con commento in italiano, e dalle 22.45 anche su Sky Sport Arena sempre con commento in italiano) attesa un’altra partita da mille emozioni. In questa serie gli Yankees hanno segnato 15 punti, l’80% di questi grazie a fuoricampo. I Guardians ne hanno segnati 13, soltanto 3 di questi (meno del 25%) via fuoricampo. Le squadre che hanno segnato per prima si sono aggiudicate gara 3 e gara 4 e perso le prime due.

Continua dunque l’emozionante postseason 2022. Delle cinque squadre fin qui ancora in corsa, tre sono nelle prime quattro posizioni MLB per riprese lanciate dal reparto partenti: in testa gli Astros con 950 riprese seguiti da Guardians (907) e Padres (901) che occupano il quarto posto dietro i Mariners (903), eliminati. Phillies (897) e Yankees (984.1) rispettivamente quinti e sesti. In questa postseason i San Diego Padres (sette partite) hanno l’attacco con più battute valide (56) e strikeout subiti (76). Subito dopo ci sono i Guardians (49 valide e 64 strikeout subiti in sei partite). I Phillies (sei partite) sono quarti per valide battute (45) e sono tra le squadre con meno strikeout subiti (49), tra le cinque squadre presenti solo Yankees (41, ma appena 22 valide battute anche se in quattro partite) e Astros (36 strikeout, 28 valide battute ma in tre partite) hanno subito meno strikeout.

STATISTICHE

CLASSIFICHE

CALENDARIO PLAYOFF

Luca Giangrande

In Italia i play-off della MLB sono trasmessi in diretta TV sui canali di Sky Sport. Di seguito gli appuntamenti (in aggiornamento):

Martedì 18 ottobre ore 22 (primo lancio ore 22.07) ALDS G5 Cleveland Guardians @ New York Yankees in diretta su Sky Sport 252 (e dalle 22.45 anche su Sky Sport Arena canale 204) con commento in italiano;

Mercoledì 19 ottobre ore 2 (primo lancio ore 2.03) NLCS G1 Philadelphia Phillies @ San Diego Padres in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in lingua originale;

Mercoledì 19 ottobre ore 22.30 (primo lancio ore 22.35) NLCS G2 Philadelphia Phillies @ San Diego Padres in diretta su Sky Sport Arena (canale 204) con commento in italiano (Freri-Gallerani);

Giovedì 20 ottobre ore 1.30 (primo lancio ore 1.37) ALCS G1 New York Yankees @ Houston Astros in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in lingua originale;

Venerdì 21 ottobre ore 1.30 (primo lancio ore 1.37) ALCS G2 New York Yankees @ Houston Astros in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in lingua originale;

Sabato 22 ottobre ore 1.30 (primo lancio ore 1.37) NLCS G3 San Diego Padres @ Philadelphia Phillies in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in lingua originale;

Sabato 22 ottobre ore 23 (primo lancio ore 23.07) ALCS G3 Houston Astros @ New York Yankees in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in italiano (Freri-Gotta);

Domenica 23 ottobre ore 01.45 NLCS G4 San Diego Padres @ Philadelphia Phillies in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in lingua originale;

*Domenica 23 ottobre ore 20.30 (primo lancio ore 20.37) NLCS G5 San Diego Padres @ Philadelphia Phillies in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in italiano (Nicolodi-Freri);

Lunedì 24 ottobre ore 1 (primo lancio ore 1.07) ALCS G4 Houston Astros @ New York Yankees in diretta su Sky Sport Action (canale 206) con commento in lingua originale.

*= se necessario

Nella foto (di Ted S. Warren/Associated Press) Jeremy Peña degli Houston Astros celebra il fuoricampo battuto nella parte alta del diciottesimo inning di gara 3 della ALDS disputata a Seattle tra Mariners e Astros.