Samuele Bruno entra al College of the Desert
21/11/2023 3 Minuti di lettura

Samuele Bruno entra al College of the Desert

Il giovane azzurro ammesso nelle aule e nelle fila dei Roadrunners californiani con la borsa di studio della IABF grazie al programma College Pipeline attivato dalla Fondazione statunitense insieme alla FIBS.

L’ufficializzazione dell’accoglimento da parte del californiano College of the Desert, dell’azzurro Samuele Bruno è un altro passo del percorso di supporto all’accesso alla formazione sportiva e culturale negli Stati Uniti per i talenti del baseball e del softball italiani nato dalla collaborazione fra la FIBS e la Italian American Baseball Foundation.

L’ingresso al COD è occasione per incontrare l’esterno nettunese, che riceverà ufficialmente l’assegnazione della borsa di studio in occasione della tradizionale cena di gala della IABF il 30 novembre prossimo a New York, e farci raccontare come affronterà questa esperienza.

Samuele, dicci della tua carriera di baseball e del motivo della tua perseveranza nella ricerca di un’opportunità per giocare in college.

“Gioco a baseball da quando ho 6 anni, nessuno nella mia famiglia giocava e l’ho conosciuto un po’ per sbaglio grazie a mio zio che un Natale mi regalò un guanto giocattolo… da quel momento fu come un primo amore. Mi portarono al campo a provare e non sono più voluto uscirne.
Poi mi sono appassionato ancor di più anche grazie alle varie esperienze di gioco: dalla Nazionale U12 alla U23, vari MLB camp, showcase, try out professionali a Miami, l’Accademia Nazionale (2 anni, ndr), Europei, ecc…
Fin da bambino ricordo che iniziai questo sport con degli obbiettivi e il primo di questi era di essere selezionato per un college, per entrare nel sistema americano che sicuramente da più opportunità del continente europeo e cercare di dare il meglio, continuando a sognare in grande. Chi mi conosce veramente sa quanto ho lavorato e lavoro duramente da quasi 14 anni ogni giorno per ottenere questo inizio di carriera in un college: nel cage, in campo, in palestra, curando il mio fisico, curando la mia mente e dando il 100% in ogni piccolo dettaglio per migliorarmi.”

Come è arrivata questa opportunità di giocare per il College of the Desert?

“Subito dopo l’Europeo U23 di quest’anno, che ho giocato da under 20 (avevo 19 anni), grazie alle prestazioni in serie A e nel Campionato Europeo stesso.”

Quale è il tuo obiettivo a breve termine al College of the Desert?

“Sicuramente di assorbire più consigli possibili da uno staff composto da coach con oltre 20 anni di baseball professionale… Migliorarmi nella strategia e, proprio perché il baseball non è uno sport individuale, certamente dare il 100% per entrare nei play off con la mia squadra.”

Cosa speri di riportare in Italia la prossima estate dopo la tua prima stagione al COD?

“Io spero di portare più esperienza con me e di aiutare anche la futura squadra che mi verrà assegnata ad accedere ai play off; e anche aiutare i ragazzi della mia età a far capire loro che il duro lavoro paga sempre.”

E il tuo obiettivo a lungo termine con il baseball?

“Il gioco del baseball mi ha aiutato molto nella vita… mi ha insegnato ad affrontare le sue difficoltà sin da bambino, cresciuto con mia madre e i miei nonni, perché quando hai 2 strike e 0 ball nel conto, c’è sempre un’altra opportunità per fare valida. Faccio questo esempio perché mi ha dato una visione positiva della vita, nonostante si possano vivere delle situazioni poco piacevoli, e che c’è sempre una possibilità per essere migliore di ieri!
Vorrei concludere ringraziando davvero la IABF e la mia Federazione Italiana (con un particolare ringraziamento a Gianmarco Faraone) per avere costruito questo percorso e per avermi invitato come ospite speciale a New York il 30 novembre per il ricevimento della borsa di studio. Per me essendo italiano è motivo di orgoglio e onore ricevere una borsa di studio da parte di un’organizzazione Italiana in America. Sono veramente felice di poter conoscere molti big leaguers e magari approfittare per chiedere molti consigli, se loro sono disponibili a darmeli… loro sono arrivati lì dove vorrei arrivare.
Ringrazio la mia famiglia, mia mamma, mia nonna e mio nonno per credere in me ogni giorno: gioco per me perché mi diverto, gioco per loro per renderli orgogliosi.”

Il contributo della IABF ha supportato già la carriera di studente/atleta nei college americani di Francesco Bonvini (RHP, Kingsborough – Junior College, scholarship 2021), Daniel Monti (SS, San Francisco State – D2, scholarship 2022), Alessandro Volpe (OF, Lindenwood University – D1, showcase 2022), Vincenzo Bruno (RHP, Monroe College – Junior College, scholarship 2023), Federico Tiburtini (2B, Ventura College – Junior College, scholarship 2023).

Nella foto: l’esultanza di Samuele Bruno in azzurro durante l’Europeo U-18 2021 (Gianluca Calcagni)

Intervista raccolta da Marco Landi e Gianmarco Faraone