NELLA SEZIONE "APPROFONDIMENTI E CURIOSITA'" DEL MUSEO UN NUOVO RACCONTO DI MICHELE DODDE
25/03/2010 1 Minuti di lettura

NELLA SEZIONE "APPROFONDIMENTI E CURIOSITA'" DEL MUSEO UN NUOVO RACCONTO DI MICHELE DODDE

Se Dan Brown, dopo la visione dell’apoteosi di George Washington, dipinta dal michelangiolesco italo-americano Costantino Brumidi, ed individuato il simbolo perduto avesse osato scivolare più in là da Washington Square sino all’incrocio tra la 47th e 27th strada di Manhattan, avrebbe permesso al geniale professore di simbologia Robert Langdon, oltre agli indizi e le linee di un campo dove si era giocato a baseball già a partire dal 1845, di delineare e concretizzare sicuramente all’ombra di uno strike anche il senso compiuto della parola ritrovata: e pluribus unum (da molti, uno)

Se Dan Brown, dopo la visione dell’apoteosi di George Washington, dipinta dal michelangiolesco italo-americano Costantino Brumidi, ed individuato il simbolo perduto avesse osato scivolare più in là da Washington Square sino all’incrocio tra la 47th e 27th strada di Manhattan, avrebbe permesso al geniale professore di simbologia Robert Langdon, oltre agli indizi e le linee di un campo dove si era giocato a baseball già a partire dal 1845, di delineare e concretizzare sicuramente all’ombra di uno strike anche il senso compiuto della parola ritrovata: e pluribus unum (da molti, uno). Questo perchè in sintesi, ovvero l’uno, è la vitalità unica del gioco del baseball

E' questo l'incipit di un racconto di Michele Dodde che pubblichiamo nella sezione del Museo Virtuale FIBS.
Il racconto ripercorre le origini del gioco del baseball, gioco che ha una caratterizzazione esotericamente voluta da Alexander Joy Cartwright Jr. (17 aprile 1820 – 12 luglio 1892) ed i suoi fratelli massoni.

Ci sono indizi di questo, ci racconta Dodde, nella presenza di ben 44 massoni nella Hall of Fame americana e nella busta di prima emissione (31 luglio 1973) del Club Filatelico Italiano di Tematica Massonica, nella quale per altro la Coppa Intercontinentale è erroneamente chiamata Coppa del Mondo.

Opera di fantasia o serie di rivelazioni? Innanzi tutto: una lettura intrigante.