Marta Gambella, coach dell'anno softball: 'lasciare il segno come tecnico è gratificante'
16/02/2022 2 Minuti di lettura

Marta Gambella, coach dell'anno softball: 'lasciare il segno come tecnico è gratificante'

Marta Gambella conquista il premio di Coach dell'anno 2021 per quanto riguarda il softball, dopo essere entrata a far parte dello staff della Nazionale Élite

Una carriera da atleta ad alto livello con la casacca del Macerata Softball e con la casacca azzurra indossata 245 volte, tanto da meritare l'introduzione nella Hall of Fame del baseball e softball italiano, per Marta Gambella arriva anche la gioia del premio di Coach dell'anno 2021 nella categoria "softball", con il 61,3% delle preferenze al termine delle votazioni online organizzate dal Comitato Nazionale Tecnici.

Quali emozioni e sensazioni hai provato quando hai saputo della vittoria di questo premio e che cosa significa per te questa vittoria?

Devo dire che le emozioni sono iniziate già al momento della mia nomination da parte del CNT, sono stata lusingata del fatto che sia stato fatto il mio nome. Fino ad ora tutti i vari riconoscimenti che avevo ricevuto erano legati alla mia carriera di atleta e quindi realizzare che anche come tecnico avrei potuto lasciare il segno è stata una sensazione molto entusiasmante e gratificante. La nomination era già un traguardo per me poi, quando sono iniziate le votazioni, mi sono resa conto quanto il mio lavoro sul campo e la mia persona non erano passati inosservati e la mia figura fosse apprezzata sia nel mondo del softball che altrove. Insomma un grande riconoscimento sia per Marta come persona che come tecnico.

Che cosa ti ha spinto ad intraprendere questa carriera, e quali sono le aspettative per il futuro?

Fin da giovane mi sono sempre approcciata a questo ruolo ma soprattutto con le più piccoline. Poi messa da parte la mia carriera di atleta mi è stata affidata una squadra di adolescenti che avrebbero partecipato ad un campionato di serie B. La mia società mi chiedeva di riportare la squadra ad alti livelli partendo dal nostro vivaio… mi è sembrata subito una sfida avvincente ed emozionante, ho subito accettato e iniziato a lavorare sodo con loro. Quest’anno inizierò una nuova avventura ricoprendo il ruolo di coach della nazionale élite, sono emozionata ma anche molto motivata. Da atleta penso di aver raggiunto tanti traguardi anche quello di poter partecipare da protagonista a ben due Giochi Olimpici, quindi la massima aspirazione per un’atleta! Ora è arrivato il momento di affrontare una nuova sfida, e chi mi conosce sa che non mi tiro indietro, e cercare di prendersi altre soddisfazioni questa volta con un altro ruolo quello dell’allenatore. Sarà una grande esperienza e il pensiero di indossare di nuovo quella maglia della Nazionale mi riempie di orgoglio e già sento i brividi che avrò quando ascolterò e canterò l’inno nazionale italiano.

Che ruolo ha lo sport nella tua vita e come l’ha condizionata?

Nella mia vita lo sport è stato un elemento determinante. Penso che in ogni momento: in famiglia, a lavoro, con gli amici, nei momenti seri e nei momenti di divertimento gli insegnamenti che mi ha dato lo sport mi accompagnano sempre. In famiglia con i miei figli, al lavoro quando mi rapporto con miei studenti o in campo con le mie giocatrici come filo conduttore ho sempre il sacrificio, l’impegno, la rinuncia, il non mollare mai, l’umiltà tutte cose che lo sport mi ha negli anni trasmesso e sono entrate a far parte della mia persona in modo indelebile. Penso che siano principi necessari per affrontare la vita a testa alta affrontando tutte le situazioni senza arrendersi mai e cercare sempre di migliorarsi, mettersi in discussione e rialzarsi in caso di sconfitte, solo così si continua ad essere vivi. Lo sport è vita e per me il softball è vita!

di Nicolò Gatti