Ma che succede a Firenze?
15/09/2022 2 Minuti di lettura

Ma che succede a Firenze?

Succede che un’amministrazione pubblica illuminata si inventa un progetto etico per lo sport. Per i valori dello sport. Succede che ci chiamano, per partecipare. Succede che il progetto è talmente bello ed intrigante che aderiscono in tanti di quel territorio. Che non è un paesino: è la Città Metropolitana di Firenze. Un milione di persone residenti.

Vengono coinvolte le Federazioni sportive. Calcio, pallacanestro, pallavolo, pallamano, rugby, baseball/softball, pallanuoto. Il compito: semplice. Eleggere una società, una sola, di una qualsiasi disciplina tra quelle presenti, come campione. Campione di qualità. Di etica e di valori. Campione di Fair Play.

Il progetto si chiama Fair Play: Educare Tifando. Costruito grazie al sostegno di grandi campioni, gente che ha praticato ai massimi livelli in tutte le discipline sportive partecipanti (e non solo). Un gruppo di atleti ed ex famosi che si prestano con entusiasmo a giudicare il Fair Play delle squadre partecipanti. Valutano il comportamento in campo, quello dei tifosi, quello degli allenatori e dei dirigenti. Non il risultato delle gare, ma quanto sono davvero “sportivi”.

Succede che vanno in giro per due mesi, questi campioni. Per il nostro sport, sono Vincenzo 'Vic' Luciani e Marina Centrone. Due che non hanno bisogno di presentazioni.
Insieme a Simone Ciulli, Manuel Pasqual, Liam Udom, Giovanna Volterrani, Simone Favaro, Mohini Puce, Sebastian Rodwell, Aleksandra Cotti, Marta Colaiocco, Laura Perego, Niccolò Beni, Riccardo Tempestini, Filippo Megli, Laura Tarlini, Alberto Bettiol, Lorenzo Bacci, Svetlana Korytova, Helga Chiostrini, Piero Vannucci, Susanna Marè, Walter Pettinati, Laura Tarlini, Giovanpaolo Innocenti, Paolo Allegretti, Gianni Taccetti e Ugo Ercoli.

Visitano le gare di campionato dei ragazzi, di tutte le discipline, tra maggio e giugno scorso. Per il baseball, solo quattro società: Fiorentina Baseball, Padule Baseball, Lancers Lastra a Signa e Chianti/Antella. Ben poche, rispetto alle decine e decine di società di calcio, di pallacanestro e di pallavolo. Poche rispetto a rugby, pallamano.

Una sola squadra, tra tutte quelle che partecipano (decine di società e squadre da ventiquattro comuni dell’Area Metropolitana, centinaia di ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 15 anni), potrà vincere il piccolo premio in denaro da investire per migliorare il proprio impianto. Una e una sola, su centinaia. E il premio morale è gigantesco.

Succede che i campioni stilano la classifica, insieme con Città Metropolitana.

E viene fuori che tra le prime dieci ci sono due squadre di baseball, due società delle quattro partecipanti, Fiorentina e Lancers. Due, su tantissime. E succede che la classifica del podio vede i ragazzini del Lancers Baseball Club 1982 sul gradino più alto.

Che storia. Come? Una squadra di baseball ha vinto il premio Fair Play: Educare Tifando della Città Metropolitana di Firenze. Una squadra di baseball. Baseball, eh. Su decine di squadre di altri sport.

Sono stati bravissimi i ragazzi di coach Baccili? No, diciamo noi. Sono SEMPRE bravissimi, non lo sono stati in quei due mesi.

Perché non hanno premiato il risultato, non la gara, non la vittoria. Ma il saper essere sportivi. Hanno riconosciuto - il risultato e i piazzamenti non mentono - che questi ragazzini sanno essere competitivi, rispettando l’avversario. Che le famiglie che li seguono sanno essere attente ai tifosi delle squadre avversarie. Che lo sport che facciamo, noi lo facciamo da grandi. Senza insultare, con la voglia di vincere che hanno i grandi campioni che abbracciano l’avversario, alla fine.

L’obiettivo del premio è raggiunto. Dare l’esempio.

Succede che oggi il baseball, con i piccoli grandi ragazzi dei Lancers come testimonial, dà l’esempio. Non è cosa da poco.

Succede che ne andiamo fieri più di un campionato vinto. Succede che ci fa sentire bene, che è una vittoria di tutto il movimento. Una vittoria dello sport praticato bene. Siamo orgogliosi di spenderci per questo.

Succede che abbiamo visto una grande vittoria. Umana.

Il progetto Fair Play: educare tifando, con l’obiettivo dichiarato di verificare la correttezza nel gioco e l'educazione a un tifo sano, è stato promosso da Città Metropolitana con il consigliere delegato allo sport Nicola Armentano, con il supporto delle Federazioni regionali (tra cui FIBS), di molte associazioni vicine allo sport tra cui Azzurri Italia, Ussi e Veterani dello Sport, e con il CONI regionale.

Nella foto: Il consigliere delegato allo sport della Città metropolitana, Nicola Armentano, e la sindaca di Lastra a Signa, Angela Bagni, premiano i piccoli atleti del Lancers Baseball Club 1982 (CR FIBS Toscana)

Marco G. Matteoli
Consigliere Comitato Regionale FIBS Toscana