Le parole del preparatore fisico Andrea Cardone dopo i test atletici di Italia Softball
09/03/2024 2 Minuti di lettura

Le parole del preparatore fisico Andrea Cardone dopo i test atletici di Italia Softball

Andrea Cardone, preparatore fisico dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, commenta i test atletici a cui si sono sottoposte atlete di Italia Softball Élite, U18 e U15: "I risultati ci soddisfano molto"

Domenica 25 febbraio, presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma, si sono svolti i test atletici per le ragazze di Italia Softball delle categorie Élite, Under 18 e Under 15. Ne abbiamo parlato con Andrea Cardone, preparatore fisico dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI.

I test atletici delle Nazionali si sono svolti all’interno del CPO di Roma grazie al supporto dei tecnici dell’Istituto di Scienza e Medicina dello Sport del CONI. Sono cinque anni che, lavorando con la Federazione Italiana Baseball e Softball, le due entità hanno allacciato un rapporto di collaborazione per la valutazione funzionale e per il monitoraggio e il supporto dell’allenamento di tutte le categorie di baseball e di softball.

Un ringraziamento in tal senso va a Francesca Ambruoso, Marta Salvini, Riccardo Leonesio, Mosè Serino, Michele Corbo, Simone Bonaccorso e Daniele Santolupo, il gruppo dei preparatori atletici che fa parte del settore “Analisi, Ricerca e Performance” della FIBS che si occupa di valutare, osservare e allenare tutte le atlete che sono considerate di interesse nazionale.

Ciao Andrea, quante atlete erano presenti ai test atletici del 25 febbraio?

I test si sono svolti con venti atlete per categoria, alla presenza dei rispettivi staff tecnici delle categorie guidate dagli head coach Federico Pizzolini (Élite), Andrea Longagnani (U18) e Maristella Perizzolo (U15).

In cosa consistevano i test? Quali sono stati i risultati?

Le atlete sono state sottoposte a una serie di valutazioni funzionali atte a visionare e al miglioramento di tutti gli aspetti neuromuscolari e metabolici. I risultati ci soddisfano molto perché anno dopo anno stiamo vedendo che le atlete stanno di volta in volta progredendo sotto questi aspetti.

Avete riscontrato differenze rispetto ai precedenti test?

Rispetto alla scorsa volta abbiamo riscontrato un miglioramento. Questi test, oltre a valutare le atlete sotto gli aspetti neuromuscolari e metabolici, servono per fornire loro programmi di allentamento specifico che possano accrescere la performance. Di volta in volta ci rendiamo conto che c’è da parte loro un progresso per via dell’utilizzo dei programmi di allenamento che i vari preparatori atletici trasferiscono loro. Questo conduce ad un naturale miglioramento della prestazione.

Quali sono gli obiettivi?

Gli obiettivi che ci diamo dal punto di vista fisico sono due: incremento delle performance e prevenzione degli infortuni. Da quanto abbiamo iniziato questo percorso con le atlete del softball, oltre a progressi in termini specifici della prestazione che si valutano analizzando il carico interno ed esterno di ogni atleta, abbiamo riscontrato una significativa riduzione del numero degli infortuni.

Quale sarà il prossimo step?

Il prossimo step sarà quello di rivalutare le ragazze ogni 60/90 giorni e valutare il percorso intermedio incentrato sugli allenamenti specifici nati dopo questo test.

Nella foto di PhBass, Andrea Cardone alla CON-X 2023

di Nicolò Gatti