La storia della FIBS - 1981-1983
31/12/2020 1 Minuti di lettura

La storia della FIBS - 1981-1983

Cresce l'ambizione di Beneck a livello internazionale.

Dopo la riunificazione delle 2 Federazioni Mondiali (FIBA e FEMBA) nella AINBA, il massimo dirigente FIBS concorre alla presidenza.

Ma nel 1981 gli viene preferito l'americano Robert Smith. 

Beneck è parte attiva del gruppo di lavoro che arriva a conquistare per il baseball lo status di sport dimostrativo alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, ma non rinuncia ad opporsi pubblicamente a Smith, pur ricoprendo la carica di suo Vice Presidente.

Le energie, e le finanze, della FIBS sono tutte rivolte a partecipare ai Giochi. Nasce la selezione Probabili Olimpici (PO), che coinvolge i migliori talenti e trascorre lunghi periodi di formazione all’estero. Dalla PO uscirà la miglior generazione di giocatori della storia del baseball italiano.

Nel 1983 la nazionale azzurra (allenata dall'americano Jim Mansilla) vince da dominatrice il Campionato Europeo disputato in Toscana (la serie di finale si gioca a Grosseto)  e conquista il diritto di rappresentare l’Europa alle Olimpiadi. 

Nel torneo l’Italia conquista una vittoria contro la Repubblica Dominicana. E' un buon risultato, ma il torneo era stato preceduto da aspettative eccessive e la partecipazione italiana viene bollata come fallimento. Fa discutere la presenza di molti oriundi nella rosa, e nessuno sembra notare che Mike Romano, Mark Talarico e John Guggiana sono i protagonisti (assieme al rookie Massimo Fochi) dell'unica vittoria.

L’Olimpiade decreta la fine dell'epoca di Bruno Beneck. Ed è una fine traumatica. 

Il Congresso della Federazione Mondiale (ora IBA) de L'Avana, che premia un giovane Riccardo Fraccari come miglior arbitro del mondo, conferma Bob Smith alla Presidenza. Beneck, che aveva giocato il tutto per tutto, si ritrova addirittura escluso dall'Esecutivo. Al suo posto, viene votato Aldo Notari, suo Vice Presidente in Italia.