La “Seoul Series” tra Padres e Dodgers anticipa l’Opening Day 2024
19/03/2024 6 Minuti di lettura

La “Seoul Series” tra Padres e Dodgers anticipa l’Opening Day 2024

Domani e giovedì (ore 11) l’antipasto della nuova stagione: i Dodgers di Ohtani e Yamamoto puntano a succedere ai Rangers.

L’attesa è finita: il campionato della Major League Baseball riparte da domani mattina, mercoledì 20 marzo, alle ore 11, con l’“antipasto” Seoul Series” tra San Diego Padres e Los Angeles Dodgers impegnate per due partite sui campi della Korean Baseball Organization. Giovedì 28 marzo l’attesissimo Opening Day, con il primo lancio di undici delle quindici partite in programma previsto tra le 18.10 e le 21.10.

I Los Angeles Dodgers sono la squadra che ha maggiormente impegnato forza economica sul mercato, destinando un miliardo di dollari per assicurarsi il fenomeno Shohei Ohtani e l’asso Yoshinobu Yamamoto, e che maggiormente è migliorata aggiungendo lo slugger Teoscar Hernandez ad un lineup che diventa spaventoso con il riconfermato Jason Heyward a dividersi il ruolo con i jolly Chris Taylor e Kiké Hernandez; e Mookie Betts trasferito nell’interbase a tempo indeterminato per rendere più leggero il rientro del talentuoso Gavin Lux, reduce da un lungo infortunio, decisione che darà ancor più responsabilità ad una delle grandi rivelazioni della passata stagione: James Outman. Shohei Ohtani non lancerà fino al 2025 ma è già in grande condizione nella sua veste di battitore. In questa stagione la rotazione verrà affidata al forte Tyler Glasnow (prelevato dai Tampa Bay Rays in cambio di due giocatori di minor league), subito incoronato come partente della prima sfida di campionato, e, oltre a Yamamoto – il lanciatore free agent più ambito del mercato, grande protagonista in NPB con due no-hitter in carriera, tre volte miglior lanciatore della stagione ed altrettante volte vincitore della Tripla Corona dei lanciatori -, anche alla leggenda Clayton Kershaw (firmato per un altro anno), ai giovani promettenti Bobby Miller, Gavin Stone e Emmet Sheehan con il rientrante Walker Buehler ed il bravo ma troppo fragile James Paxton sullo sfondo. I San Diego Padres hanno cambiato manager, con l’arrivo di Mike Shildt, nel tentativo di ristabilire ordine e l’atmosfera giusta all’interno dello spogliatoio. Diversamente dalle recenti annate, hanno mutato approccio puntando sulla linea verde e su un taglio del monte stipendi soprattutto a seguito della scomparsa del proprietario Peter Seidler. Fernando Tatis Jr, Manny Machado e Xander Bogaerts nel cuore del lineup rimangono le speranze dei tifosi di vedere una squadra capace di lottare per il titolo anche grazie alla recente aggiunta di Dylan Cease (preso dai Chicago White Sox in cambio di due prospetti e del rilievo Steven Wilson), subito volato in Corea del Sud per raggiungere i compagni di reparto Yu Darvish (partente della prima partita di stagione) e Joe Musgrove (partente della seconda sfida, contro Yamamoto), Michael King e Jhony Brito acquistati in inverno dai New York Yankees. La Seoul Series sarà un appuntamento speciale anche per il ventottenne Ha-Seong Kim, ormai alla sua quarta stagione in MLB e punto di riferimento dell’infield Padres. In squadra anche l’azzurro Brian Sullivan, impiegato come secondo ricevitore.

Oltre a Sullivan, tra i reduci del Classic ’23 con la maglia azzurra che puntano ad arrivare ad Opening Day nella rosa titolare troviamo Dominic Fletcher e Nicky Lopez (compagni di squadra nei Chicago White Sox), Sal Frelick (Milwaukee Brewers), Andre Pallante (St. Louis Cardinals), David Fletcher (Atlanta Braves) e Vinnie Pasquantino, pronto a ritagliarsi un ruolo importante nei suoi Kansas City Royals. Obiettivo più complicato per i rilievi Matt Festa (Padres), Joe LaSorsa (Washington Nationals) e Mitchell Stumpo (Arizona Diamondbacks), e l’utility Miles Mastrobuoni (Chicago Cubs) proiettati verso le minors.

Dodgers a parte, come ad ogni vigilia gli occhi saranno puntati sui New York Yankees che anche quest’anno si presentano alla nuova stagione con una squadra che sulla carta ha buone possibilità di conquistare l’agognato ventottesimo anello. Il titolo manca nel Bronx dal 2009 e per raggiungerlo in questo inverno il front office Yankees ha messo a disposizione di Aaron Boone una squadra competitiva: il 25enne Juan Soto ed il 27enne Alex Verdugo sono i volti nuovi del lineup ed in campo vanno a spalleggiare il capitano ed esterno centro Aaron Judge; il 33enne Marcus Stroman, rinato dall’esperienza con i Chicago Cubs, aggiunge un asso in più alla rotazione pinstripes che tuttavia continua a non dare garanzie, specialmente alla luce del nuovo infortunio al gomito occorso all’asso Gerrit Cole e che lo terrà fuori almeno per i primi due mesi di campionato.

Nell’American League i New York Yankees sono soltanto una delle squadre pronte a dare la caccia ai Texas Rangers campioni nel 2023. La squadra di Bruce Bochy ha preferito non mutare di molto il suo organico, anche se pezzi importanti come il partente mancino Jordan Montgomery (attualmente free agent), il ricevitore Mitch Garver (Seattle Mariners), i lanciatori Will Smith (Kansas City Royals), Martin Perez e Aroldis Chapman (Pittsburgh Pirates) hanno lasciato Arlington rimpiazzati da Tyler Mahle (nel quintetto partente), David Robertson, Kirby Yates, Diego Castillo, Andrew Knapp, Jared Walsh, tutti giocatori d’esperienza e pronti all’uso. I rivali più accaniti i Texas Rangers li hanno nella stessa division e nello stesso stato: gli Houston Astros, che si presentano con il debuttante Joe Espada come erede di Dusty Baker, ed una rosa di grande livello che punta a restare sana per tutto il 2024. Michael Brantley (ritirato), Martin Maldonado (Chicago White Sox) e Ryne Stanek (Seattle Mariners) – tre punti fermi della passata gestione – hanno fatto posto al closer All-Star Josh Hader ed al ricevitore Victor Caratini, che fungerà da backup del più potente Yainer Diaz. L’interbase Jeremy Peña, MVP della World Series 2022, proverà a ripartire dopo un 2023 difficile mentre José Altuve, rinnovato per altre cinque stagioni, rafforza il proprio peso all’interno della clubhouse e promette valide e prestazioni difensive.

Nella National League gli Arizona Diamondbacks – rimasti pressoché immutati dal 2023 a parte per gli arrivi del partente Eduardo Rodriguez, del terza base Eugenio Suarez e degli esterni Joc Pederson e Randal Grichuk - avranno vita difficile nel confermare il pennant conquistato nella scorsa stagione, ma possono puntare a lottare per la division insieme ai San Francisco Giants, che portano un lineup interessante (Matt Chapman, Jorge Soler e Jung-ho Lee le principali aggiunte) ed aggiungono un Blake Snell (miglior lanciatore della National League 2023) in rotazione per far coppia con l'asso Logan Webb. La squadra è affidata a Bob Melvin, intenzionato a cancellare la deludente esperienza con i San Diego Padres.

Non vanno sottovalutate squadre come Baltimore Orioles (il lineup ha grandi potenzialità e l’attesa di vedere all’opera il 20enne prodigio nonché figlio d’arte Jackson Holliday è tanta, ma i pesanti infortuni in rotazione di Kyle Bradish e John Means potrebbero significare problemi a lungo termine per gli O’s), Toronto Blue Jays (Justin Turner e potenzialmente Joey Votto le uniche aggiunta di rilievo ad un lineup molto potente) e i sempre sorprendenti Tampa Bay Rays (una mano può arrivare dai giovani talenti Shane Baz, Junior Caminero, Richie Palacios e Curtis Mead), ma anche Seattle Mariners (la rotazione è tra le più talentuose del gruppo ma il lineup presenta alcune questioni aperte) e Boston Red Sox (il monte di lancio resta il principale punto debole) possono provare a dire la loro.

La division da osservare resta sempre la National League East che gli Atlanta Braves puntano a conquistare per la settima volta consecutiva, reduci da 205 vittorie nelle ultime due stagioni. L’organico non è cambiato di molto con le uniche aggiunte significative di Jarred Kelenic nel lineup, di Chris Sale in rotazione e di Aaron Bummer nel bullpen, tutti arrivati con scambi di mercato, e del ritorno a casa dello slugger (spesso vittima di infortuni) Adam Duvall, tra i protagonisti dell’anello vinto nel 2021.

Pochi cambiamenti di rilievo anche per un’altra favorita, i Philadelphia Phillies, che specialmente ai play-off hanno dimostrato di saper cambiare volto. Kyle Schwarber resta il leadoff “atipico” davanti Trea Turner e la certezza di avere Bryce Harper sin dal primo giorno garantisce un “plus” non indifferente. Diverso il discorso rotazione partenti che non offre particolari garanzie all’infuori di Zack Wheeler e del blindato Aaron Nola. Il nuovo manager Carlos Mendoza è forse la novità più significativa in casa New York Mets, reduci da un 2023 deludente sotto ogni aspetto. Brandon Nimmo è confermato per aprire un lineup a due facce: da un lato le certezze (Lindor, Alonso, McNeil, Marté), dall’altro i punti di domanda (i giovani Baty, Alvarez, Vientos). Harrison Bader chiuderà l’ordine di battuta e sarà protagonista nell’esterno centro. Luis Severino e Sean Manaea rappresentano gli arrivi di grido dell’offseason e proveranno a colmare l’assenza di Kodai Senga, fuori per le prime settimane di stagione. Reduci dai play-off della passata stagione, i Miami Marlins puntano a confermarsi mina vagante, ma dovranno fare a meno per tutto il 2024 dell’asso Sandy Alcantara. Tim Anderson, interbase ex White Sox, vuole rinascere sotto il sole della Florida mentre Josh Bell e Jake Burger puntano a riconfermare l’ottima seconda parte di stagione scorsa. Osservato speciale Jazz Chisholm Jr: a lui è richiesto il salto di qualità necessario a passare da talento a campione.

La National League Central potrebbe essere la division più incerta: i Cincinnati Reds hanno fatto passi da gigante nel 2023 ma restano una grande incognita. Il fragile Frankie Montas è l’unico innesto in una rotazione che nell’anno passato ha patito infortuni e inesperienza. Elly De La Cruz è senza dubbio il giocatore più entusiasmante della squadra ed è colui che dovrà trasformare in punti gli arrivi in base di Jonathan India e Matt McLain.

Craig Counsell ha salutato i Milwaukee Brewers per iniziare un nuovo capitolo della sua vita a Wrigley Field con dei Cubs che non hanno effettuato grosse operazioni di mercato. La più importante è stata la firma di Cody Bellinger, tornato stellare nel 2023. Il giapponese Shota Imanaga affiancherà Justin Steele in rotazione. Dal canto loro i Brewers, affidati a Pat Murphy promosso a manager dopo otto stagioni da bench coach, si presentano al nuovo campionato in parte rivoluzionati dal mercato. Corbin Burnes (Baltimore Orioles), Adrian Houser (New York Mets), Mark Canha (Detroit Tigers) e Josh Donaldson (ritirato) sono solo alcuni dei volti noti che non vestiranno più la divisa dei birrai, capaci di trattenere i lanciatori Wade Miley, Colin Rea e Brandon Woodruff, quest’ultimo fuori per infortunio. A loro vanno aggiunti i nuovi arrivi Joe Ross e Jakob Junis oltre a Gary Sanchez e Rhys Hoskins che si sommano a Christian Yelich e Sal Frelick per rendere il lineup più potente. Saint Louis attende il riscatto dei Cardinals che riabbracciano l’ex azzurro Daniel Descalso, nuovo bench coach di Oliver Marmol. Dopo l’addio di Adam Wainwright (ritirato), tornano a St. Louis due dei protagonisti (insieme a Descalso) della World Series conquistata nel 2011, ovvero il partente 36enne Lance Lynn e l’interno 38enne Matt Carpenter (Padres). I partenti Sonny Gray e Kyle Gibson sono gli altri arrivi di spessore nel tentativo di trasformare i Cardinals delle stelle Paul Goldschmidt e Nolan Arenado in una contender.

Sempre incerta, ma in misura minore rispetto alla NL Central, è l’American League Central. Nonostante partenze illustri, i Twins conservano una squadra competitiva che poggia attorno a Carlos Correa, Royce Lewis e Max Kepler, e sui partenti Pablo Lopez e Joe Ryan. I Chicago White Sox difettano forse maggiormente nel reparto lanciatori. Attacco e difesa sono di tutto rispetto. Vinnie Pasquantino punta a far crescere i Royals che attendono la consacrazione di Bobby Witt Jr. Discorso crescita valido anche per i Detroit Tigers che scommettono su una rotazione intrigante. Terminata l’era Terry Francona, il nuovo corso dei Cleveland Guardians di Stephen Vogt inizia con la stessa rosa che ha cominciato il 2023 (chiuso con 86 sconfitte) e molti interrogativi in più specialmente per quanto concerne il reparto lanciatori.

di Luca Giangrande

Foto: Shohei Ohtani complimentato nel dugout dopo aver colpito un fuoricampo al debutto in Spring Training con i Los Angeles Dodgers. Credit: Getty Images.