La Coppa dei Campioni di baseball compie 50 anni
30/07/2013 3 Minuti di lettura

La Coppa dei Campioni di baseball compie 50 anni

di Riccardo SchiroliIl 20 ottobre del 1963 l'Europhon Milano viaggiò fino a Barcellona per disputare la finale della prima Coppa dei Campioni di baseball

di Riccardo Schiroli

Il 20 ottobre del 1963 l'Europhon Milano viaggiò fino a Barcellona per disputare la finale della prima Coppa dei Campioni di baseball.
"Ricordo molto bene una cosa" ci spiega al telefono Angelo Novali, il capitano di allora "Il nostro albergo era sulle Ramblas e faticammo tutti a dormire".
In effetti, il Milano non riuscì a ripetere l'impresa di qualche mese prima del Milan, che il 22 maggio aveva vinto (prima squadra italiana) la Coppa dei Campioni di calcio, e perse la finale con il Picadero per 11-8.
Da quella sconfitta inizia però una storia di successo del baseball italiano, che si è assicurato 31 dei successivi 48 titoli europei di baseball per club.

Giampiero Faraone all'All Star Game 2011 (Ezio Ratti-FIBS)Il Milano arriverà a vincere 3 volte (1969, 1970 e 1971, Novali sarà sempre in campo), ma la prima squadra a iscrivere il nome dell'Italia sull'Albo d'Oro fu il Nettuno, che sconfisse in finale gli olandesi dello Sparta Rotterdam.
E' viva la memoria di Giampiero Faraone: "Giocammo una partita bellissima, con Giulio Glorioso sul monte. Oltre a me e Giulio, in campo c'erano Monaco, Mirra, Alfredo Lauri, Caiazzo....era un grande Nettuno".
Giulio Glorioso commenta con una e mail: "Della finale della Coppa dei Campioni del '65 va ricordato soprattutto l'apporto di 3 giocatori americani: Earl Hayes (interbase), Joe Sylvia (terza base) e Bob Thompson (esterno), opposti agli antillani dello Sparta di Rotterdam, e l'animo di tutta la squadra, sostenuta da un pubblico straordinario. Per me, manager del Nettuno B.C." qui Glorioso ci regala un dettaglio sulla storia del campionato "Fu la vittoria più bella di una stagione particolarmente impegnativa a seguito dell'introduzione dei doppi incontri, approvata di misura con il voto favorevole di 5 società, quello contrario di 4 e un'astensione. E qui mi piace ricordare il fair play del presidente Steno Borghese che, pur avendo la squadra impegnata anche nella Coppa dei Campioni , volle aderire alla rivoluzionaria riforma".
Giampiero Faraone la storia del Nettuno ha per altro continuato a farla, vincendo altre 5 Coppe. Per laGiulio Glorioso, qui in maglia azzurra, vinse la Coppa 1965 da lanciatore e manager del Nettuno cronaca, in totale, i successi del Nettuno sono 7: "Quando vinci, le Coppe sono tutte belle. Ma quella è l'unica che ho vinto da giocatore. Ero in campo anche nel 1972, ma ero già allenatore giocatore".

Dalla vittoria della Montenegro Bologna del 1973 (Bologna, che detiene il trofeo, ha vinto la Coppa 4 volte), i successi italiani saranno tutti emiliano romagnoli fino a quando il Nettuno (allenato da Faraone) non tornerà sull'Albo d'Oro nel 1991.
Nel 1976 toccherà al Rimini di Mike Romano ed Eddy Orrizzi. E, naturalmente, del super presidente Zangheri, ancora in sella oggi. E l'anno dopo (1977) inizierà l'epopea del Parma, che la Coppa la vincerà ben 13 volte, l'ultima nel 1999.
Le vittorie del Parma hanno un denominatore comune: Claudio Corradi. Classe 1958, Corradi ha vinto il torneo 10 volte da giocatore, 2 da coach e una da manager. Il simbolo di quella Coppa è la vittoria di Claudio Corradi è oggi tecnico dell'OltretorrenteParma contro i Nicols di Haarlem: "Ero l'unico italiano in campo assieme a Giorgio Castelli. Ero un ragazzino e per gli olandesi lanciava il grande Leurs. Non potevo dire di conoscere il gioco, ma ricordo bene l'emozione della sfida, lo stadio pieno, il fuoricampo di Varriale, l'infortunio di Castelli....".
Nell'album dei ricordi di Corradi, trova spazio anche un altro torneo: "Nel 1980 ad Amsterdam feci un fuoricampo contro Charlie Urbanus che diede la svolta alla partita. Alla fine, quel giro di mazza mi diede il premio di MVP. A me, che non sono il classico battitore di fuoricampo! Ammetto che quel premio lo conservo con grande orgoglio".
Poi hai vinto da allenatore: "Nel 1995 ero coach di Higino Velez, nel 1999 di Gigi Ugolotti. Nel 1998 a Barcellona ero io il manager. Giocammo senza Fochi e Carrozza, che erano infortunati, ma vincemmo. Fu una grande emozione anche quella".
Emozioni diverse, quelle del tecnico e del giocatore: "Da giocatore, provi la gioia di tutta la squadra. Un allenatore vince o perde da solo".

Nel 2003 a Rimini successe anche che un Italiano vinse la Coppa con la maglia di una squadra olandese. Seth La Fera, allora interbase titolare della nazionale (89 le sue presenze in azzurro) giocava infatti per il Neptunus di Rotterdam, la squadra che ha dominato il torneo dal 2000 al 2004.
"Festeggio coi compagni di squadra" disse La Fera a fine partita "Poi gli spiego che tra poco divento un avversario". E in effetti, a luglio La Fera sarà in campo nell'Italia che batterà l'Olanda a Haarlem nella qualificazione olimpica .

La prima volta di Grosseto arrivò nel 2005, quando i maremmani superarono in finale il Mr Cocker HCAWJairo Ramos ha vinto la Coppa nel 2005 con Grosseto. Qui è in campo nella Coppa 2013 con San Marino (Simone Amaduzzi) di Bussum. Per una volta, Jairo Ramos non fu protagonista in battuta. Difendeva la prima ed ebbe l'intuizione di lasciar cadere un bunt che si era impennato, ottenendo il conseguente doppio gioco.
"E' sempre bello vincere in Olanda" spiega Ramos "In quel torneo arrivammo con grossi problemi nello staff di lanciatori a causa degli infortuni, ma giocammo una grande Coppa".
Ramos non è tanto convinto della formula attuale: "Sinceramente, non trovo bello che si giochi la finale 2 mesi dopo la prima fase, ma non è che posso decidere io".
Comunque, il veterano del San Marino promuove il concetto di Europeo per Club: "Un torneo in cui si gioca tutti i giorni è bello da giocare e anche da vedere, secondo me".

La storica prima vittoria (bissata poi nel 2011) di San Marino arriverà un anno dopo (2006). Non si tratta di vittorie italiane in senso stretto, ma sono comunque successi di una formazione che partecipa alla Italian Baseball League.
La serie che inizia giovedì 1 agosto a Bologna è la terza finale consecutiva giocata tra formazioni partecipanti alla IBL. Da quando (2009) la formula è cambiata, le Coppe sono state unite in un unico torneo e si assegna un titolo europeo per club, è successo solo una volta (2010, Heidenheim Heidekoepfe, Germania) che una squadra non partecipante al nostro massimo campionato raggiungesse la finale.