Il manager Pizzolini: «Contro la Spagna è stata una partita vera. E ora la medaglia»
29/07/2022 2 Minuti di lettura

Il manager Pizzolini: «Contro la Spagna è stata una partita vera. E ora la medaglia»

Il tecnico azzurro analizza una gara non facile. «Per quattro inning siamo stati messi in difficoltà dalla loro lanciatrice» e poi guarda avanti: «Con la Repubblica Ceca voglio vedere l'atteggiamento giusto per finire nel migliore dei modi».

Il manager dell’Italia Federico Pizzolini non nasconde la soddisfazione per una vittoria non facile contro un avversario che, sospinto dal pubblico, ha cercato un successo che poteva tenere in vita le speranze per la finalina.

«E’ stata una partita vera – esordisce Pizzolini - la Spagna si è dotata di un buon lanciatore partente che ci ha fermato con buoni effetti. Abbiamo messo qualche turno per poterla capire per bene. E’ stata una partita aperta fino al quarto inning. Siamo riusciti ad andare in vantaggio su un errore loro, ma Alexia Lacatena era sotto i suoi standard, per cui l’attacco locale è riuscito a toccarla fino al pareggio. La solita Elisa Cecchetti con una gran legnata ha ribaltato il match. Non è stata una sorpresa Alice Nicolini, entrata in un momento topico del match e ha dominato, come ha fatto contro le olandesi. Meritatissimo il premio di Mvp del match». 

«Nel nostro gruppo – aggiunge Pizzolini - c’è grande dispiacere, non tanto per  la sconfitta contro la Gran Bretagna, quanto per poter difendere fino in fondo il titolo. Quando una squadra viene rimodellata con l’inserimento di nuove atlete è normale non arrivare in fondo, ma già dal prossimo Europeo ci saremo anche a noi, a confermare il valore che abbiamo già dimostrato quest’anno».Prima di fare un bilancio, però, c’è da disputare ancora una gara, quella di sabato contro la Rep. Ceca con in palio la medaglia di bronzo. «Non sarà la partita del 13-1, ma sarà condizionata dalla voglia di far risultato. L’importante è scendere  in campo come in tutte le  altre occasioni. Anche per questa gara vale il motto, “le finali non si giocano, ma si vincono”. C’è sempre una medaglia da conquistare, ma siamo qua per dimostrare che siamo venuti in Spagna non visitare Barcellona, ma per  un risultato che faccia parlare  l’Italia del softball. Mi ha fatto piacere che tanta gente,  anche avversari ci facciano i complimenti per come ci siamo trasformati: siamo stati capaci a far tifare Italia anche chi fino all’anno scorso ci odiava»

In copertina il manager Federico Pizzolini a colloquio con l'arbitra capo durante il match con la Spagna (foto Ezio Ratti/Nadoc)