Il tema del cambiamento è stato centrale della prima fase del discorso. La riforma dello sport, in primis: “Il cambiamento è un’occasione che possiamo, e dobbiamo, mettere a frutto. La FIBS di suo ci ha messo un impegno notevole per darvi tutte le nozioni e le possibilità che alleggeriscano del peso delle novità che sono arrivate e quello che avete visto oggi. Le opportunità non sono solo quelle di poter ingaggiare più facilmente i giocatori delle altre squadre perché non esiste più il vincolo, ma anche quelle di mettere ordine in rapporti con le persone che fanno vivere le nostre società accrescendone così la professionalità”.
Ci si sposta poi sugli obiettivi:
la Coppa del Mondo di softball, che per la prima volta nella storia
assegnerà le proprie medaglie in Italia, e il rientro di baseball e softball
nel programma olimpico per Los Angeles 2028. “Ho già avuto modo di
ringraziare e congratularmi con Riccardo Fraccari e la WBSC per
questo risultato e per tutto lo sforzo che la Federazione Internazionale ha
compiuto per ottenerlo. Ora tocca a noi, come Italia, dare tutto per conquistare
quella qualificazione per i Giochi che rimane il traguardo più alto, il sogno
più bello, per tutti gli atleti”.
Per raggiungere questo obiettivo Marcon
ha annunciato il via di Club Italia LA28, “un percorso di
individuazione, cura e sviluppo del talento dei ragazzi e delle ragazze che
saranno chiamati fra 4 anni a conquistare sul campo il sogno olimpico. Sarà un
percorso davvero impegnativo e sarà compito di tutti noi, Federazione, club,
singoli, camminare con loro e supportarli in sinergia, comunicare e coordinarci
per agevolare il loro lavoro”. Questo si somma al lavoro per riaprire l’Accademia
Nazionale con l’inizio del prossimo anno scolastico, per creare le migliori
condizioni per la qualificazione olimpica.
Altra novità sono i lavori per un impianto
che possa diventare la casa del batti e corri italiano: “Abbiamo davvero
lavorato molto, trovando amici e partner importantissimi, che hanno lungo la
strada iniziato a coinvolgerne altri, mettendo a disposizione il loro nome, la
loro credibilità per avviare il processo che porterà alla nascita di un
complesso sportivo d’eccellenza per il baseball e il softball in Italia,
precisamente a Roma, che potremo davvero chiamare la nostra casa, una
casa aperta a tutta l’Europa e non solo”. In questa circostanza il Presidente
ha ringraziato il manager della Nazionale di baseball Mike Piazza per la
sua dedizione verso questa impresa.
Un commovente applauso ha invaso l’anfiteatro
riminese nel momento in cui Marcon ha ricordato Dimes Gamberini e Nadia
Conti, recentemente scomparsi.
Prosegue Marcon: “Eravamo 18.027
(di cui 11.990 atleti) nel 2020, siamo, dati al 31 dicembre 2023, 21.220 (di
cui 14.887 atleti) oggi. Numeri ancora piccoli, ma reali e trasparenti, nel
rispetto di quanto, giorno per giorno, mettiamo in pratica nelle nostre
società, numeri che cresceranno grazie alla serietà dei nostri progetti, nelle
scuole, sul campo, anche nelle proposte alternative che possiamo presentare,
come ad esempio il Baseball5, sul quale la Federazione Mondiale sta investendo
molto e che un notevole successo sta riscontrando nel mondo scolastico, ma soprattutto
nell’ambiente sereno che sapremo offrire alle nostre ragazze e ai nostri
ragazzi, nel desiderio di imparare a offrire il meglio”.
Sul finale Marcon ha svelato le sue intenzioni future: “L’augurio per chi starà alla mia scrivania dopo di me è che non viva, come è successo a me, nel clima di continuo tentativo di delegittimazione da parte di alcuni personaggi che ritengono quasi “lesa maestà” la mia elezione di novembre 2016. Io, insieme al gruppo di consiglieri eletto con me, in questo ruolo ci sono perché ho vinto, legittimamente, le elezioni del 2016 e del 2020 e questo lo rivendico con forza. Voglio fare anche una raccomandazione: state vicino al Presidente e a chi lavora, senza doppi fini, con lui. Ne va del prestigio di tutto un movimento che si batte tutti i giorni con le unghie e coi denti. Aspettatevi dal Presidente le risposte alle vostre domande, che sia pronto a recepire i mutamenti della storia, che vi sia a fianco, anche se non fisicamente, quando ce n’è bisogno. Ma non aspettatevi da lui che vi dica sempre sì perché chi sta nel mio ruolo deve pensare a 360°, tenendo nella stessa considerazione ogni singola società affiliata e ogni singolo tesserato. Se vorrete, io sarò con voi anche nei prossimi quattro anni”.
TUTTO SULLA CON-X
Foto: Andrea Marcon durante il suo discorso (credit PhotoBass)