I 100 anni di "Take me out to the ball game"
17/04/2008 1 Minuti di lettura

I 100 anni di "Take me out to the ball game"

Ricorrono nel 2008 i 100 anni di ", la canzone che caratterizza la pausa tra la prima e la seconda metà della settima ripresa (il seventh inning stretch, per gli americani) in tutti gli stadi del mondo

Ricorrono nel 2008 i 100 anni di ", la canzone che caratterizza la pausa tra la prima e la seconda metà della settima ripresa (il seventh inning stretch, per gli americani) in tutti gli stadi del mondo.
La canzone (parole di Jack Norworth e musica di Albert Von Tilzer) è in realtà una storia vista dalla prospettiva di chi alla partita non è mai andato, proprio come i 2 autori. "Take me out to the ball game" deve la sua fama agli spettacoli del genere conosciuto come Vaudeville. Divenne nel 1949 titolo di un film con Frank Sinatra e ispirò il titolo di un pluri premiato episodio di Star Trek-Deep Space Nine ("Take me out to the holosuit") nel 1996.
Il radio e telecronista divenne popolare in tutti gli Stati Uniti quando (nel 1981) decise di condurre il pubblico di "Wrigley Field" (casa dei Cubs di Chicago) cantando "Take me out to the ball game" al microfono durante il 'seventh inning stretch'.
I caratteristici occhiali di Caray, scomparso nel 1998 a 84 anni, sono diventati un'icona del baseball americano.

In rete si trovano diversi sulla canzone.

La versione italiana di "Take me out to the ball game", cantata da Rita Pavone dopo essere stata tradotta in "Il ragazzo del baseball", venne lanciata in occasione del XII Campionato Europeo di baseball, giocato sui campi di Parma e Bologna. Fu una delle tante iniziative promozionali di Bruno Beneck.
Copia del disco è nella disponibilità del Museo del Baseball Italiano, che possiede inoltre lo spartito della canzone e del lato "B" del quarantacinque giri: "Noi siamo noi".