Europeo Baseball U18, Francesco Aluffi: 'Siamo sereni'
12/07/2021 2 Minuti di lettura

Europeo Baseball U18, Francesco Aluffi: 'Siamo sereni'

Il manager della nazionale italiana di baseball U-18 analizza la sconfitta in finale contro il Regno dei Paesi Bassi ed il percorso degli azzurri nella rassegna continentale.

Immediatamente dopo le premiazioni individuali e di squadra che segnano la conclusione del Campionato Europeo U18 vinto dal Regno dei Paesi Bassi in finale contro l’Italia (6-2 il risultato finale), il manager azzurro Francesco Aluffi analizza il risultato ed il percorso della sua squadra con assoluta lucidità e senza alcun segnale di amarezza. La finale ha visto combattere due squadre che si sono equivalse, un testa a testa durato sei riprese, unica eccezione il settimo inning finale che ha visto l’Olanda segnare un totale di cinque punti. Sarebbe bello cancellare quel settimo inning? “Sarebbe bellissimo, sì. Abbiamo provato a fare quel che dovevamo, abbiamo fatto giocare i giocatori che potevamo utilizzare ed i lanciatori a disposizione, cercando di cogliere il momento giusto per cambiarli. È andata così”, analizza Aluffi. “Loro hanno colpito tre doppi lungo linea in angoli che non potevamo coprire, il baseball è così”. “Hanno meritato di vincere e alla fine hanno giocato meglio” - racconta con lucidità il manager di Italia U18 - “noi siamo stati meno lucidi in un paio di situazioni in cui avevamo corridori in posizione punto. Pretendiamo dai ragazzi di giocare sei giorni su sei ma non sono assolutamente abituati a farlo e un calo era prevedibile, per cui siamo sereni. Siamo veramente tutti quanti sereni perché abbiamo dimostrato che con il gruppo siamo riusciti ad arrivare dove nessuno davvero pensava”.

L’Italia non ha vinto nessun premio individuale (nonostante un Samuele Gamberini che nulla ha avuto da invidiare al miglior battitore del torneo, Mart Blijleven: 11 valide su 19 turni contro 8 su 16; 3 valide da basi extra – tra cui un fuoricampo – contro zero; 13 punti battuti a casa contro 4 oltre ad una migliore tripla linea offensiva ed un rapporto basi su ball-strikeout positivo), altro segnale per cui è stato il gruppo a portare l’Italia dove è arrivata, la 27esima finale su 31 edizioni, dimostrando di poter lottare a testa alta contro il Regno dei Paesi Bassi: “Assolutamente sì. È chiaro che in due mesi di lavoro le occasioni son state quelle che son state” - confessa Aluffi. “Abbiamo chiesto un grosso sacrificio alle società per darci i ragazzi durante le settimane, nei week-end. Tutti coloro che sono rimasti dietro le quinte, Federazione, società e genitori, si meritano questo risultato di squadra”.

Dopo una sconfitta – unica di tutto il percorso – in finale è giusto essere un po’ delusi, ma il percorso all’Europeo U18 ha consegnato la qualificazione al Mondiale di categoria, adesso all’orizzonte: “Indubbiamente il Mondiale era il nostro primo obiettivo. Tornare a competere a livello mondiale era per noi fondamentale. Il primo traguardo lo abbiamo raggiunto, siamo mancati nel secondo ma siamo veramente sereni”. “Adesso inizieremo a riflettere sulla partita di oggi” - continua Aluffi - “perché forse qualcosa di diverso, a livello di staff, potevamo fare ed è sempre bello pensare a ciò che bisogna fare per correggere e migliorare”.

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Foto: Lo staff azzurro (John Cortese, Massimiliano Masin e Francesco Aluffi) nel dugout durante la finale Italia - Olanda. (Credit: Lynx Productions)