Diario Classic: a Miami e Phoenix le imprese sono di Venezuela e Colombia
11/03/2023 3 Minuti di lettura

Diario Classic: a Miami e Phoenix le imprese sono di Venezuela e Colombia

L'apertura dei gironi statunitensi portano subito spettacolo: la Colombia sconvolge il Messico e il Venezuela mette a tacere la Rep. Dominicana. Prima vittoria per USA e Portorico

Yadier Molina può essere soddisfatto. Il suo Porto Rico gli regala la soddisfazione della prima vittoria manageriale in carriera grazie al 9-1 inflitto a Nicaragua, nella prima partita del World Baseball Classic 2023 disputatasi sul suolo statunitense. A Miami, davanti ad un pubblico in visibilio, Team Rubio – come viene chiamata la squadra portoricana secondo la tradizione che vuole i giocatori ossigenarsi i capelli per il World Baseball Classic – ha saputo fare la sua parte in una partita per larghi tratti tirata ed entusiasmante. Sul monte di lancio Marcus Stroman domina per quasi cinque riprese complete mentre Francisco Lindor apre la partita con un singolo e poco dopo viene spinto a casa su una battuta interna che provoca un tiro impreciso da parte del seconda base Alex Blandino. Stroman domina ma altrettanto fa il partente nicaraguense Carlos Rodriguez, 21 anni e stella del farm system dei Milwaukee Brewers. Le due difese danno spettacolo: Javier Baez e Kiké Hernandez strappano applausi in seconda base e nell’esterno centro, Alex Blandino fa altrettanto, rubando a Baez una valida. Tutto cambia nel quinto inning: con due out ed Elian Miranda in battuta su conto 2-1, Stroman lascia uno slider al centro dell’area di strike ed il battitore di Nicaragua non perdona: 1-1. Comincia il valzer del bullpen con Stroman sostituito da Nicholas Padilla (che chiude) e Carlos Rodriguez da JC Ramirez prima e da Erasmo Ramirez poi. Porto Rico non perdona e nel quinto inning chiude la partita con cinque punti con un totale di cinque valide ed un out produttivo. Porto Rico può gestire e mordere ancora nel settimo, dove entrano i tre punti finali su errore difensivo e valida a basi piene di Christian Vazquez mentre un doppio gioco difensivo ed uno strikeout di Emilio Pagan chiudono la partita.

IL TABELLINO

In un Chase Field – dimora degli Arizona Diamondbacks – di Phoenix gremito in ogni ordine di posto, Colombia vende cara la pelle e piega Messico, per 5-4, al decimo inning. Benjii Gil, manager messicano, sceglie Julio Urias. L’asso dei Los Angeles Dodgers si mette in mostra con quattro riprese perfette e sei strikeout. Dal canto suo il Messico prova da subito a mettere all’angolo Nabil Crismatt, ventottenne lanciatore dei San Diego Padres: Randy Arozarena, cubano di Pinar del Rio ma fuggito clandestinamente e accolto da Messico, che lo scorso anno gli ha concesso la nazionalità, deposita il primo lancio ai piedi del muro dell’esterno centro per un doppio. È l’unica valida della partita fino al quarto inning quando, con un out, Joey Meneses rompe il dominio dei lanciatori. Con due out è un singolo a sinistra di Isaac Paredes a favorire il vantaggio messicano, grazie anche ad un tiro a casa di poco fuori misura da parte di Jesus Marriaga. Con Julio Urias dominante la partita sembra in cassaforte: invece Jorge Alfaro rompe il perfecto con un potente doppio al centro ed Elias Diaz lo segue a sinistra per la valida del pareggio. Subito dopo arriva il momento del 36enne Reynaldo Rodriguez che fa sparire una dritta interna oltre il muro di sinistra. Urias si riprende e chiude il quinto. Fuori anche Crismatt, Messico pareggia con una bomba da due punti di Arozarena. Nel settimo un nuovo botta e risposta: Alfaro batte un doppio e Reynaldo Rodriguez lo spinge a casa su una battuta deviata dal lanciatore ex Yankees Luis Cessa. Al cambio campo tocca ad Alex Verdugo pareggiare i conti con una battuta che rimbalza sul monte. I lanciatori tornano protagonisti traghettando la partita fino agli extras. Nel decimo è protagonista anche la regola del tie-break che ammicca alla Colombia: dopo interessanti giocate difensive messicane, con corridori agli angoli e due out una complicata rimbalzante di Gustavo Campero tradisce l’interbase Luis Urias, che non riesce a giocare favorendo la corsa a casa di Alfaro. Al cambio campo è il 24enne prospetto dei St. Louis Cardinals Guillermo Zuniga a chiudere la partita con uno strikeout finale su Isaac Paredes.

IL TABELLINO

La prima grande sfida tra le superpotenze caraibiche sorride al Venezuela di Altuve e Acuña che sconfigge la Repubblica Dominicana per 5-1. La nazionale guidata da Omar Lopez subisce un punto in apertura sul doppio di Juan Soto, ma una prestazione sontuosa del monte di lancio con un Luis Garcia in versione deluxe (7K in 3IP) e la chiusura dei mancini Quijada e Alvarado fanno la differenza. L'attacco vinotinto colpisce il partente avversario Sandy Alcantara con Anthony Santander (fuoricampo al secondo) e con una valida da due punti al quarto inning di David Peralta, nono in battuta, poi protagonista anche del 4-1 con un doppio. Parte in salita la corsa per Machado e compagni che non possono sbagliare con Nicaragua.

TABELLINO

Dura due inning la geniale corona sfoderata dalla Gran Bretagna nel momento del fuoricampo di Trayce Thompson che ha aperto la sfida con gli Stati Uniti. I campioni in carica prendono il comando dal terzo inning con il doppio di Arenado (autore di tre valide) e il singolo di Tucker, poi al quarto è Schwarber a svuotare le basi con un home run da tre punti. USA in "cruise control" nel finale con il bullpen che concede un solo punto e preserva la vittoria per 6-2.

TABELLINO

Calendario Domenica 12 marzo

Ore 01.00 Venezuela-Repubblica Dominicana (gruppo D)
Ore 03.00 USA-Gran Bretagna (gruppo C)
Ore 04.00 Corea del Sud-Repubblica Ceca (gruppo B)
Ore 05.00 Cuba-Cina Taipei (gruppo A)
Ore 11.00 Australia-Giappone (gruppo B)
Ore 12.00 Italia-Olanda (gruppo A)
Ore 17.00 Israele-Nicaragua (gruppo D)
Ore 20.00 Canada-Gran Bretagna (gruppo C)

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Luca Giangrande

Foto: Francisco Lindor festeggia un colto rubando ai danni di Juan Montes. Credit: Rob Tringali/WBCI/MLB Photos via Getty Images.