Diario Classic: Cuba ritrova l'orgoglio, prima storica vittoria per la Repubblica Ceca
La Repubblica Ceca, all'esordio assoluto al World Baseball Classic, supera in rimonta la Cina. Cuba travolge Panama nell'incontro valido per il girone dell'Italia mentre il Giappone travolge la Corea del Sud
Buona la prima per la Repubblica Ceca che vince la partita d'esordio al World Baseball Classic sconfiggendo la Cina (8-5) a Tokyo Dome al termine di una partita ricca di colpi di scena. Ad aprire le danze nel primo terzo di gara è proprio la compagine europea con due out produttivi che portano a casa altrettanti punti ed il fuoricampo di Matej Mensik, mentre sul monte di lancio Padysak lascia a zero battute valide il lineup cinese per quattro riprese. Il sorpasso dei dragoni arriva nel settimo inning: un forcing guidato dai singoli di Jinjun Luo, Pei Liang e Jin Liang porta a casa quattro punti a pochi out dal termine. Ai cechi serve un'impresa e il giocatore che veste i panni dell'eroe è Martin Muzik che con un fuoricampo da tre punti nella parte alta del nono regala alla Repubblica Ceca una storica vittoria.
L'"orgullo cubano", dopo le prime due sconfitte contro Olanda e Italia, esce di prepotenza contro Panama e ottiene la prima vittoria del suo torneo per 13-4, peggiorando la situazione panamense. Dopo un avvio favorevole a Cuba (RBI double di Despaigne e Mujica), Panama era riuscita a passare in vantaggio con un inning da quattro punti in cui l'highlight è il fuoricampo di Ruben Tejada, ma è l'ultimo sussulto di una nazionale che fatica molto sul monte di lancio e a fine partita le valide dei cubani saranno 21. L'exploit di Cuba avviene tra sesto e ottavo inning, periodo nel quale vengono segnati undici punti. Tra le fila cubane da segnalare le prestazioni di Yadir Drake (4-4, 2 RBI), Yoan Moncada (3-5, 4 RBI) e Roel Santos (3-5, 3 R).
Dopo aver vinto al debutto contro la Cina, i Samurai del Giappone conquistano anche il big match del girone B contro la Corea del Sud, battuta 13-4. È stata una partita equilibrata fino al giro di boa. Yu Darvish, star dei San Diego Padres e recentemente rinnovato con un contratto da sei anni per 108 milioni di dollari, tiene a bada le mazze coreane per le prime due riprese. Lo stesso fa l'ex Cardinals Kwang-Hyu Kim, che infila cinque strikeout in due attacchi. A scuotere la partita è la Corea del Sud, nel terzo inning, con un fuoricampo da due punti di Euiji Yang ed il singolo da punto di Jung-ho Lee. Il Giappone è in grado di reagire e con pazienza e le valide di Lars Nootbar (RBI), Kensuke Kondoh (RBI) e del trascinatore Masataka Yoshida (3-3, 5 RBI) sono capaci di ribaltare il punteggio portandosi sul 4-3. Il Giappone controlla, poi allunga a partire dal quinto con un solo homer di Kondoh e la sac fly di Yoshida. Al 6-4 coreano (solo homer di Kunwoo Park nella parte alta del sesto), i Samurai rispondono prendendo il largo con cinque punti che hanno per protagonisti Yoshida e Shohei Ohtani (2-3, RBI). Nel settimo si fa vicina la manifesta con altri due punti, ma Se Woong Park riesce ad evitare la conclusione anticipata.
