L’aula magna del complesso
monumentale di Santa Maria in Gradi a Viterbo, ospita il convegno Lo
Sport e i suoi Archivi. Produzione, uso e conservazione, organizzato
dall’Università della Tuscia e dall’Associazione Italiana dei Docenti Universitari
di Scienze Archivistiche (AIDUSA).
Interverranno studiosi e
professionisti di rilievo nel settore, istituzioni archivistiche e sportive,
federazioni e istituti culturali attivi nel mondo dello sport.
Il convegno, che gode del
patrocinio della Società Italiana di Storia dello Sport (SISS), della Associazione
Nazionale Archivistica Italiana (ANAI) e della Società Italiana per lo
Studio della Storia Contemporanea (SISSCO) ha l’obiettivo di riportare
l’attenzione scientifica, politica e istituzionale su un patrimonio
documentario di grande rilevanza storica e sociale, troppo spesso trascurato
dagli stessi soggetti che lo producono, con alcune “virtuose eccezioni” come le
definisce il professor Federico Valacchi, ordinario di Archivistica e
archivistica informatica presso l'Università di Macerata, una delle anime del
Comitato scientifico dell’evento, insieme a Stefano Moscardelli, ordinario
di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia dell’Università di Siena, Gilda
Nicolai, ricercatrice presso l’Università della Tuscia, Giovanni Paoloni,
direttore della Scuola di specializzazione in Beni archivistici e librari alla
Sapienza di Roma, e Donato Tamblé, già Soprintendente archivistico
per la Basilicata e per il Lazio, docente di Archivistica nella Scuola di
Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma.
Nella lettura che gli ideatori
del convegno intendono dare, gli archivi dello sport non sono solo cronache
agonistiche, ma testimonianze del movimento sportivo in ogni sua dimensione, a
partire, appunto, da quella storiografica in senso ampio. Questi archivi
possono avere un ruolo decisivo nella costruzione di una cultura dello sport che
vada ben oltre l’agonismo e le sue manifestazioni collaterali, come il tifo o
lo sport ‘da divano’.
L’auspicio è quello che
dall’incontro dei diversi soggetti possano nascere occasioni di rinnovato
interesse per questi archivi e soprattutto possano svilupparsi politiche
organiche di tutela, ordinamento e fruizione di sistemi di fonti davvero di
grande rilevanza.
I lavori saranno densi fin dai
saluti istituzionali che saranno portati dalle autorità accademiche, dalle
consulte scientifiche e professionali e dal presidente del CONI Giovanni
Malagò.
Nella prima sessione di venerdì
30 novembre, si affronteranno questioni di ordine strettamente archivistico, con
casi concreti come quello dell’archivio di Vittorio Pozzo, il famoso allenatore
di calcio dell’Italia mondiale degli anni Trenta.
La seconda sessione entrerà direttamente nel merito dei sistemi di fonti, con interventi tra l’altro della Federazione Scherma e della FIBS, con l’archivista Francesca Garello che presenterà il suo lavoro di catalogazione e consistenza svolto sulla ‘Collezione Roberto Buganè’. Il grande lavoro di raccolta di documenti, foto, poster, libri e riviste, ma anche oggetti e memorabilia svolto a partire dalla metà degli anni 2000 dal nostro Roberto, servito anche a dare solidità scientifica al Museo e della Hall of Fame del baseball e del softball italiani a lui intestato, è stato analizzato professionalmente dalla dottoressa Garello. Non c’è migliore occasione di questo simposio per presentare e valorizzare l’esito e, contestualmente, onorare la memoria e il lavoro di Roberto.
La terza sessione, domenica 1
dicembre, infine, valuterà le potenzialità d’uso degli archivi dello sport e
della progettualità che intorno ad essi si può sviluppare, avvalendosi di
interessanti casi di studio quali quello dell’archivio della A.S Roma o della
Fondazione Genoa 1893.
Concluderà le due giornate una
tavola rotonda, animata da studiosi, giornalisti e istituzioni archivistiche
che discuteranno in chiave problematica e propositiva intorno ai temi emersi
durante le due giornate di lavoro.
L’ingresso è libero.
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INFORMAZIONI
Marco Landi