La Collezione Buganè al convegno ‘Lo Sport e i Suoi Archivi’ dell'Università di Viterbo
28/11/2023 2 Minuti di lettura

La Collezione Buganè al convegno ‘Lo Sport e i Suoi Archivi’ dell'Università di Viterbo

L'ateneo della Tuscia ospita il 30 novembre e il 1° dicembre l’importante appuntamento scientifico che pone al centro la produzione, l’uso e la conservazione degli archivi sportivi. Ingresso libero.

L’aula magna del complesso monumentale di Santa Maria in Gradi a Viterbo, ospita il convegno Lo Sport e i suoi Archivi. Produzione, uso e conservazione, organizzato dall’Università della Tuscia e dall’Associazione Italiana dei Docenti Universitari di Scienze Archivistiche (AIDUSA).

Interverranno studiosi e professionisti di rilievo nel settore, istituzioni archivistiche e sportive, federazioni e istituti culturali attivi nel mondo dello sport.

Il convegno, che gode del patrocinio della Società Italiana di Storia dello Sport (SISS), della Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI) e della  Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO) ha l’obiettivo di riportare l’attenzione scientifica, politica e istituzionale su un patrimonio documentario di grande rilevanza storica e sociale, troppo spesso trascurato dagli stessi soggetti che lo producono, con alcune “virtuose eccezioni” come le definisce il professor Federico Valacchi, ordinario di Archivistica e archivistica informatica presso l'Università di Macerata, una delle anime del Comitato scientifico dell’evento, insieme a Stefano Moscardelli, ordinario di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia dell’Università di Siena, Gilda Nicolai, ricercatrice presso l’Università della Tuscia, Giovanni Paoloni, direttore della Scuola di specializzazione in Beni archivistici e librari alla Sapienza di Roma, e Donato Tamblé, già Soprintendente archivistico per la Basilicata e per il Lazio, docente di Archivistica nella Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma.

Nella lettura che gli ideatori del convegno intendono dare, gli archivi dello sport non sono solo cronache agonistiche, ma testimonianze del movimento sportivo in ogni sua dimensione, a partire, appunto, da quella storiografica in senso ampio. Questi archivi possono avere un ruolo decisivo nella costruzione di una cultura dello sport che vada ben oltre l’agonismo e le sue manifestazioni collaterali, come il tifo o lo sport ‘da divano’.

L’auspicio è quello che dall’incontro dei diversi soggetti possano nascere occasioni di rinnovato interesse per questi archivi e soprattutto possano svilupparsi politiche organiche di tutela, ordinamento e fruizione di sistemi di fonti davvero di grande rilevanza.

I lavori saranno densi fin dai saluti istituzionali che saranno portati dalle autorità accademiche, dalle consulte scientifiche e professionali e dal presidente del CONI Giovanni Malagò.

Nella prima sessione di venerdì 30 novembre, si affronteranno questioni di ordine strettamente archivistico, con casi concreti come quello dell’archivio di Vittorio Pozzo, il famoso allenatore di calcio dell’Italia mondiale degli anni Trenta.

La seconda sessione entrerà direttamente nel merito dei sistemi di fonti, con interventi tra l’altro della Federazione Scherma e della FIBS, con l’archivista Francesca Garello che presenterà il suo lavoro di catalogazione e consistenza svolto sulla ‘Collezione Roberto Buganè’. Il grande lavoro di raccolta di documenti, foto, poster, libri e riviste, ma anche oggetti e memorabilia svolto a partire dalla metà degli anni 2000 dal nostro Roberto, servito anche a dare solidità scientifica al Museo e della Hall of Fame del baseball e del softball italiani a lui intestato, è stato analizzato professionalmente dalla dottoressa Garello. Non c’è migliore occasione di questo simposio per presentare e valorizzare l’esito e, contestualmente, onorare la memoria e il lavoro di Roberto.

La terza sessione, domenica 1 dicembre, infine, valuterà le potenzialità d’uso degli archivi dello sport e della progettualità che intorno ad essi si può sviluppare, avvalendosi di interessanti casi di studio quali quello dell’archivio della A.S Roma o della Fondazione Genoa 1893.

Concluderà le due giornate una tavola rotonda, animata da studiosi, giornalisti e istituzioni archivistiche che discuteranno in chiave problematica e propositiva intorno ai temi emersi durante le due giornate di lavoro.

L’ingresso è libero.

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Marco Landi