Saranno Houston Astros e Atlanta Braves a contendersi l'anello: la World Series 2021 in diretta su Sky

Saranno Houston Astros e Atlanta Braves a contendersi l'anello: la World Series 2021 in diretta su Sky
24/10/2021
Gli Astros di Dusty Baker e gli Atlanta Braves di Brian Snitker saranno le due squadre che lotteranno per il titolo MLB (World Series in diretta su Sky Sport Action). Boston Red Sox e Los Angeles Dodgers eliminate

A Houston è il momento di Dusty Baker: il 72enne di Riverside (California, USA) torna a giocarsi una World Series diciannove anni dopo la sua ultima apparizione, la sconfitta dei suoi San Francisco Giants contro i Los Angeles Angels. Di acqua ne è passata sotto i ponti: Baker ha allenato prima i Cubs, poi i Reds e, dopo una pausa di tre stagioni, i Washington Nationals raggiungendo i playoff almeno una volta con ognuna di queste squadre. Dalla World Series persa è stato fuori dai playoff soltanto in sei delle quattordici stagioni allenate. Prima di quest’anno soltanto due volte era stato capace di raggiungere le Championship Series, per di più perdendole nel 2003 (famoso lo “Steve Bartman game”) e nel 2020, la sua prima stagione al timone degli Houston Astros. Jim Crane, il proprietario della franchigia texana, lo aveva scelto per riportare alla normalità un ambiente scosso dallo scandalo dei segnali rubati. Dusty Baker ci è riuscito, con il suo carisma e la sua esperienza, ed ha accompagnato gli Astros ad una vittoria dal raggiungimento dell’obiettivo, raggiunto invece quest’anno vincendo quattro partite su sei contro i Boston Red Sox. Impresa non facile perché, dopo il successo di gara1 per 5-4 venerdì 15 ottobre, per gli Astros le cose sono andate tutte per il verso sbagliato: già privi dell’asso Lance McCullers Jr, protagonista nella Division Series vinta contro i Chicago White Sox, l’attacco degli Astros, sorretto prima da José Altuve, Michael Brantley, Alex Bregman, Yordan Alvarez e Carlos Correa, si è spento lasciando il cerino nelle mani dei soli Kyle Tucker (due fuoricampo, 6-23 in totale nella ALCS e sei valide nelle ultime cinque partite della serie) e Yuli Gurriel (10-22, battute valide in tutte le partite della serie). Stessa sorte per il monte di lancio, che ha trovato grosse difficoltà. Fino a gara5 (vinta 9-1) il partente con più inning lanciati è stato Framber Valdez con le sue due riprese e due terzi di gara nel primo match. Il bullpen texano si è quindi trovato a dover far fronte ad una grossa mole di lavoro in gara due e gara tre (perse rispettivamente 9-5 e 12-3) dove i Boston Red Sox, grazie a Kiké Hernandez e soprattutto a J.D. Martinez, Rafael Devers e Kyle Schwarber, tutti protagonisti di grand slam (Martinez e Devers nel primo e secondo inning di gara2 e Schwarber in gara3), hanno dominato e lasciato intravedere una migliore condizione. In quel momento infatti gli Astros apparivano essere in ginocchio e già fuori dai giochi. Ma le cose cambiano a partire da gara4 (vinta per 9-2): i Red Sox segnano due punti nel primo inning ma gli Astros pareggiano nell’ottavo e con sette punti nel nono inning strappano una partita a Fenway Park, pareggiando la serie. Gli equilibri cambiano: i Red Sox non segnano più ed anche il bullpen, punto di forza sin dal Wild Card Game contro gli Yankees, comincia a cedere sotto i colpi di un attacco ritrovato che vede Yordan Alvarez (12-23, incoronato MVP a serie conclusa dopo le prestazioni di gara5 e gara6) grande protagonista. Framber Valdez domina con otto riprese gara cinque mentre Luis Garcia, che in gara due era uscito per infortunio dopo appena una ripresa lanciata ed il grand slam di J. D. Martinez, si ferma ad uno strike dal chiudere sei riprese di no-hitter in gara 6, vinta per 5-0. È stata una partita dominata in battuta da Yordan Alvarez (4-4) e dal bullpen (Maton, Graveman, Stanek e Pressly lasciano soltanto una valida all’attacco di Alex Cora), che incatena l’attacco Red Sox. Dopo i fuochi d’artificio esplosi nelle prime tre partite, i Red Sox battono appena 10 valide nelle ultime tre partite e segnano un solo punto negli ultimi 26 attacchi, chiudendo nel peggiore dei modi una stagione che in ogni caso è stata ricca di soddisfazioni e andata ben oltre le aspettative iniziali.

Avanzano alla World Series in sei partite anche gli Atlanta Braves di Brian Snitker, capaci di eliminare i Los Angeles Dodgers da 248 milioni di dollari. La squadra dello stato della Georgia è riuscita ad allontanare i fantasmi del 2020, quando per ben tre volte Freddie Freeman e compagni si sono fermati ad una vittoria dalla conquista del pennant. Come lo scorso anno, infatti, i Braves hanno vinto gara1 (3-2, con fuoricampo di Austin Riley ed una grande affermazione del partente Max Fried) e gara2 (5-4, con walk-off di Eddie Rosario) per poi perdere gara3 (6-5, determinante la rimonta guidata da Cody Bellinger e conclusa da Mookie Betts e Kanley Jansen) e rifarsi in gara4, vinta per 9-2 con quattro valide (tra cui due fuoricampo ed un triplo) di Eddie Rosario. Dopo la dura sconfitta di gara5 a Los Angeles (11-2), il boricua ex Indians, acquistato nell’ultimo giorno di mercato in cambio di Pablo Sandoval (poi immediatamente rilasciato dai Cleveland Indians) è tornato protagonista proprio in gara6 dove ha battuto due valide, tra cui un fuoricampo da tre punti nel quarto inning che ha permesso ai Braves di vincere per 4-2 la partita decisiva. A fine partita Eddie Rosario è stato incoronato MVP della NLCS grazie a 14 valide su 25 turni in battute, 3 fuoricampo e 9 punti battuti a casa. Rosario non è stato l’unico protagonista del successo Braves, che mancava dal 1999. Determinanti sono stati i tre rilievi mancini A. J. Minter, Tyler Matzek e Will Smith, autori nella decisiva gara6 di un totale di 5 riprese perfette con 10 strikeout. Decisivo soprattutto Tyler Matzek che, entrato nel settimo inning con zero out e corridori in seconda e terza e i Dodgers galvanizzati dal secondo punto della partita, è riuscito a tenere a bada l’attacco losangelino eliminando per strikeout Albert Pujols, Steven Souza Jr e Mookie Betts, quest’ultimo in tre lanci. Matzek si è occupato anche dell’ottavo inning con un altro strikeout (su Corey Seager) e le battute a terra di Trea Turner e Will Smith.

Quello che è mancato ai Dodgers è stata la rotazione partenti: con Trevor Bauer indisponibile per motivi legali e Clayton Kershaw infortunato, Dave Roberts ha dovuto fare a meno anche di Max Scherzer, spremuto troppo nella NLDS. Il tre volte vincitore del premio Cy Young e già vincitore di una World Series (2019 con i Washington Nationals) ha lanciato in gara2 ma è uscito senza completare il quinto inning, riuscendo comunque a tenere in gioco i Dodgers. Alla vigilia di gara6 si è poi tirato indietro, a causa di un braccio che non ha ancora recuperato le fatiche di una postseason estenuante per i lanciatori Dodgers. Al suo posto Walker Buehler, con pochi giorni di riposo, non ha trovato la solita efficacia ed ha chiuso la sua postseason con una media PGL di 4.91 su 18.1 riprese lanciate in 4 partite.

È una storia interessante quella dei Braves del 2021: senza uno dei migliori giocatori della MLB, Ronald Acuña Jr, e l’asso della rotazione, Mike Soroka, la squadra di Atlanta ha ottenuto il miglior risultato in oltre 20 anni. Dal 2000 al 2020 ha partecipato ai playoff 12 volte senza mai arrivare alla World Series. Ci è riuscita quest’anno con Brian Snitker al timone (66 anni, 44 dei quali spesi in casa Braves da giocatore di minor league prima, a coach e manager poi), con le aggiunte determinanti di Joc Pederson e di Jorge Soler, Adam Duvall e Eddie Rosario il 30 luglio, quando i Braves erano ancora lontani dal primo posto divisionale e dall’avere un record vincente, cosa alla quale arrivano per la prima volta il 6 agosto. Freddie Freeman, MVP National League nel 2020, uno dei giocatori di maggior talento in MLB, fedele scudiero dei Braves (11 stagioni) si troverà a debuttare per la prima volta nel Fall Classic a 32 anni compiuti lo scorso 12 settembre e la stessa emozione proveranno la maggior parte dei giocatori a roster, tra cui il 31enne Tyler Matzek rinato dopo essere stato fuori dal baseball professionistico per tutto il 2017 ed aver passato il 2018 e il 2019 con i Texas AirHogs, squadra dell’American Association, ovvero una delle più importanti leghe indipendenti statunitensi (nonché una delle quattro leghe indipendenti partner della MLB). Per Charlie Morton, ex Astros e personaggio chiave nelle indagini condotte dalla MLB sugli Astros del 2017, sarà la terza World Series in cinque anni. Avrà inizio proprio nello stadio in cui ha vinto il suo primo ed unico titolo.

Si prospetta quindi una World Series equilibrata e da vivere intensamente. In Italia verrà trasmessa integralmente, e con telecronaca in italiano, sui canali di Sky Sport:

Mercoledì 27 ottobre ore 1.30 (primo lancio ore 2.09) Atlanta Braves @ Houston Astros (commento in italiano Nicolodi-Gallerani) su Sky Sport Action (canale 206);

Giovedì 28 ottobre ore 2 (primo lancio ore 2.09) Atlanta Braves @ Houston Astros (commento in italiano Nicolodi-Freri) su Sky Sport Action (canale 206);

Sabato 30 ottobre ore 1.30 (primo lancio ore 2.09) Houston Astros @ Atlanta Braves (commento in italiano Freri-Gotta) su Sky Sport Action (canale 206);

Domenica 31 ottobre ore 2 (primo lancio ore 2.09) Houston Astros @ Atlanta Braves (commento in italiano Nicolodi-Gallerani) su Sky Sport Action (canale 206);

*Lunedì 1° novembre ore 1 (primo lancio ore 1.15) Houston Astros @ Atlanta Braves (commento in italiano Freri-Gallerani) su Sky Sport Action (canale 206);

*Mercoledì 3 novembre ore 1 (primo lancio ore 1.09) Atlanta Braves @ Houston Astros (commento in italiano Nicolodi-Freri) su Sky Sport Action (canale 206);

*Giovedì 4 novembre ore 1 (primo lancio ore 1.09) Atlanta Braves @ Houston Astros (commento in italiano Nicolodi-Freri) su Sky Sport Action (canale 206).

*= se necessario

Luca Giangrande

Foto: L'esultanza dei giocatori degli Atlanta Braves dopo l'ultimo out di gara6 NLCS contro i Los Angeles Dodgers (MLB)