da Roma, Marco Landi
Sono stati oltre 400 i ragazzi e le ragazze che hanno presto parte alla tappa romana del Progetto 42: gli alunni delle primarie San Cleto e Podere Rosa e delle medie Buazzelli, nelle quali i programmi complementari di baseball e softball sono condotti da Domenico Micheli, Presidente del Comitato Nazionale Tecnici FIBS, dopo la visione del film di Brian Helgeland con Harrison Ford e Chadwick Boseman nella parte di Jackie Robinson, hanno incontrato, insieme ai loro insegnanti, Anna Di Luca delle Eagles Roma e Nestore Morville, Joan Pedroso e Norberto Gonzalez del Nettuno 2, accompagnati dal dirigente Lauro Palmisano.
Con i testimonial, gli studenti, oltre alla tematica centrale del Progetto 42, ideato dalla Commissione Scuola e dall’Ufficio Comunicazione e Marketing della Federazione per portare a conoscenza delle nuove generazioni l’esempio del campione statunitense e la sua lotta contro la discriminazione razziale, hanno potuto parlare delle discipline del diamante a 360°.
L’esperienza di Anna, che da bambina ha vinto la sua timidezza attraverso il softball, che ha poi cercato e praticato ovunque la sua vita di studente e poi professionale l’abbia portata, trovando ogni volta forza nello spirito della squadra e in compagne di nazionalità diverse, di Nestore, che da figlio d’arte comunque immerso nella passione calcistica nazionale, è finito con l’innamorarsi del baseball nella sua Anzio, di Joan e Norberto, che il baseball l’hanno sposato all’età di 9 anni e da lì hanno poi costruito due carriere ai vertici assoluti, con titoli mondiali nelle diverse categorie giovanili fino all’oro olimpico, sempre con il supporto delle loro famiglie e con un impegno quotidiano di diverse ore sul campo.
Il tema della squadra, del gruppo, del senso di appartenenza necessari per conseguire l’obiettivo, nello sport come nella vita, è stato ricorrente nel dialogo con i ragazzi, insieme a quello del sacrificio supportato dalla passione che è necessario mettere in tutto ciò che si fa, dentro come fuori dal campo.
Alla domanda di una ragazza in merito alla discriminazione e ad eventuali episodi vissuti direttamente, Norberto Gonzalez ha espresso parole importanti e che fanno onore a tutto il movimento. “Esiste una regola per tutti noi, che tutti rispettano: qui si parla baseball.” Lingua universale capace di unire popoli e culture diversissimi.
In primo piano: Juan Pedroso impegnato a contenere l'entusiasmo dei ragazzi (ML-Oldmanmagency)