Nove ingressi nella 'classe' 2020 della Hall of Fame FIBS

Nove ingressi nella 'classe' 2020 della Hall of Fame FIBS
15/02/2021
Presentati sui social nell'arco dell'ultima settimana, sono nove i nuovi ingressi nella Hall of Fame della Federazione Italiana Baseball Softball per il 2020

Presentati sui social nell'arco dell'ultima settimana, sono nove i nuovi ingressi nella Hall of Fame della Federazione Italiana Baseball Softball per il 2020. La Commissione, presieduta da Michele Dodde e composta da Sabrina Del Mastio, Paola Marfoglia ed Enzo Di Gesù, ha scelto all'unanimità 2 giocatori, 2 arbitri, 2 tecnici, 2 dirigenti e 1 giornalista.

Bill Holmberg, scomparso lo scorso 8 novembre, ha caratterizzato in modo determinante e indelebile il programma tecnico della Fibs degli ultimi due decenni ed entra di diritto nell'Olimpo del batti e corri italiano. Cresciuto come giocatore presso la Florida State University è arrivato in Italia una prima volta nel 1976 per ricoprire il ruolo di ricevitore a Vercelli. Terminati gli studi ritorna poi in Italia dove gioca ed allena il Godo nel ’78 e nel ’79, per poi passare definitivamente alla panchina nel 1980 alla Christopher Columbus High School. Nel 1989 torna ancora a Godo, conquistando, dopo 10 anni di lavoro, il titolo italiano Juniores. Nel 2003-2004 è alla guida della Nazionale Juniores, per poi passare al ruolo di Direttore Tecnico dell’Accademia Nazionale Baseball, a Tirrenia, ruolo che ha ricoperto per 14 anni, concentrandosi in particolare sullo sviluppo tecnico dei lanciatori, tanto da essere scelto dalla Major League Baseball quale Pitching Coordinator per l’Europa e l’Africa. Sotto la sua guida, 22 giovani atleti della FIBS Academy hanno ottenuto un contratto professionistico. Come pitching coach, ha fatto parte della Nazionale azzurra guidata da Marco Mazzieri a partire dal 2007, incluse le occasioni degli ori europei del 2010 e del 2012 e delle edizioni 2009 e 2013 del World Baseball Classic, conquistando in quest’ultima competizione uno storico passaggio ai quarti di finale. Nel corso degli ultimi anni ha prestato la sua opera di specialista del monte di lancio per diverse squadre di club. In entrambi i Classic, dello staff azzurro faceva parte anche Mike Piazza il quale, appena nominato Commissario tecnico di Italia Baseball, nel novembre 2019, aveva chiamato Bill Holmberg al proprio fianco, nella cruciale veste di bench coach, oltre che di pitching coach e di Coordinatore tecnico degli staff azzurri di tutte le categorie. Nel 2015, la European Baseball Coaches Association lo ha insignito del Lifetime Achievement Award.

Fra i protagonisti sui diamanti celebrati quest'anno figurano Elisabetta Martello e Mike Romano. L'atleta originaria di Rimini, classe 1965, ha iniziato a giocare all’età di 14 anni e per il suo talento già a 18 ha vestito la maglia azzurra riportando 122 presenze. Ha giocato sei anni con la Libertas San Saba, tre anni con la SS.Lazio Girls poi con la Fortitudo Bologna chiudendo la sua carriera con il Cus Genova. Martello ha partecipato a due Campionati Mondiali e nel suo palmares emerge il titolo di miglior battitore ai Campionati Mondiali del 1990 a Normal nell’Illinois con il record tutt’ora imbattuto di MB pari a .718. E’ stata per 5 volte Campione d’Italia, 2 volte Campione d’Europa ed una Coppa Campioni. Laureata in scienze motorie, attualmente gestisce un grande centro di riabilitazione.

A Rimini è legato in maniera indissolubile anche Mike Romano. Nato a Highworth (Gran Bretagna) l’11 aprile 1953, ha iniziato a giocare a baseball a New York all’età di 10 anni ed a vent’anni è entrato a pieno titolo nel baseball italiano. Da giocatore ha collezionato 1331 strike out e come battitore ben 100 home run nelle sue complessive 2725 presenza durante i campionati dal 1973 al 1999. Le sue indiscutibili qualità umane e di forte carattere lo hanno perfezionato come naturale leader della squadra di Rimini divenendo negli anni una indelebile icona della Casa dei Pirati. Insignito della Stella di bronzo e d’argento al merito sportivo ha al suo attivo 11 volte Campione d’Italia e 3 conquiste della Coppa Campioni. Dal 2000 al 2013 è stato anche un proficuo allenatore di baseball di molti giocatori statunitensi ed italiani tra cui Claudio Liverziani, Roberto Cabalisti e Mario Chiarini.

La Romagna è protagonista anche con due dirigenti "Hall of Famer". Luigi Bellavista è stato fondatore della società dei Torre Pedrera Falcons nel 1977, poi ha ricoperto i ruoli da dirigente e di Presidente della Società. Con la sua passione e modalità coinvolgenti ha realizzato la costruzione dell’impianto sportivo di Rivabella nel 1982. Nel 1984 viene eletto Presidente del Comitato Provinciale FIBS di Forlì e da quell’anno sino a 1988 ricopre anche il ruolo di Membro del Comitato Provinciale CONI di Forlì. La sua sensibilità verso il baseball lo porta ad approfondirne la conoscenza con diversi personali viaggi negli Stati Uniti dove poi diventa anche Membro dell’American Baseball Coach Association (ABCA). Con grande capacità ed abnegazione ha ricoperto anche incarichi federali tra cui quello di Presidente della Commissione Nazionale FIBS per i Camps Federali dal 2002 al 2016 e Presidente della Delegazione Regionale Tecnici (CNT) dell’Emilia Romagna dal 2013 al 2018. Il suo palmares poi è arricchito sia dalla formazione di Alessandro Maestri e di tanti altri atleti militanti nelle squadre di serie nazionale sia soprattutto per aver dato attraverso il baseball anima e spirito all’efficiente realtà di Torre Pedrera.

Socio fondatore del Softball Club ForlìGiovanni Bombacci, già giocatore negli anni settanta con il Baseball Forlì e poi con il Baseball Cesena, diventa presidente della società forlivese, ruolo che riveste tutt’ora. Anima e mente della squadra raggiunge la massima serie nel 1993 e tre anni dopo giunge alla finale per lo scudetto. Da allora il Softball Forlì è stata presente in 14 finali scudetto vincendone 4. Nel campionato Coppa Italia ha partecipato a 12 finali vincendo 9 titoli. Ha intensificato sempre più il rapporto con le scuole sviluppando adeguatamente il settore giovanile. Già Consigliere del Comitato Regionale Emilia-Romagna, l'originario di Meldoia è stato insignito quale dirigente della Stella di bronzo al merito sportivo. Il maggior successo di cui è orgoglioso è che alle Olimpiadi di Atene ben 9 giocatrici del Softball Forlì hanno rivestito la maglia azzurra.

Ha scritto la storia del baseball e del softball a Bollate il tecnico Guido Soldi. Nato a Rudiano (BS) il 19 febbraio 1942. incomincia a giocare a baseball nel 1959 ma rivolgerà presto la sua attenzione all’attività giovanile ed in particolare ad insegnare ai giovani la tecnica del lancio. Ha plasmato lanciatori come Giacomo Bertoni, Paolo Cherubini, Gianni Clerici, Gaetano Marazzi, Paolo Re e Roberto Radaelli. Acquisisce il tesserino da tecnico nel 1970 e confeziona il capolavoro con la franchigia di Ospiate portandola in quattro anni dalla serie C alla storica promozione nel 1974 in serie A. Dal 1975 riversa la sua attenzione al softball fondando le Blue Girls, prima squadra giovanile di Bollate portandola a metà degli anni '80 a raggiungere la serie A. Successivamente a partire dagli anni '90 sviluppa uno dei più numerosi vivai del softball italiano continuando ad allenare in campo ed occupandosi del settore giovanile come general manager. Da allora il settore giovanile del Bollate Softball ha vinto 62 titoli italiani mentre con la squadra seniores ha vinto uno scudetto, una Coppa Campioni, una Coppa delle Coppe e due Coppe Italia e nel suo personale palmares resta ancora la formazione di due grandi lanciatrici del softball italiano: Roberta Soldi e Greta Cecchetti.

I due umpire introdotti nella classe 2020 della Hall of Fame sono provenienti da Nettuno. Marco Screti, classe 1965, ha iniziato la sua attività di direttore di gara nel 1983 esordendo nella massima serie del campionato di baseball nel 1988. A fine carriera ha diretto complessivamente 857 gare di serie nazionale su un totale complessivo di 1.413 gare vita. Acquisito il ruolo di International umpire, ha diretto dal 1993 un totale complessivo di 30 gare tra cui quelle prestigiose inserite nella World Baseball Classic 2013 e nella Asian Series. Dal 2011 al 2017 ha rivestito il ruolo di umpire commissioner per conto della WBSC ma ancora oggi collabora attivamente con il settore degli umpire della stessa. Detiene il premio “Spocci” ed il premio “Cerrai”, trofei che vengono assegnati agli umpire che si sono maggiormente distinti. Antonella Garofalo, classe 1966, ha iniziato la sua attività di direttore di gara nel 1982 e successivamente dopo un corso di perfezionamento in uno stage a Toronto in Canada ha esordito nella massima serie del campionato di Softball. Nel 1998, al termine del corso svolto a Roma, acquisisce la qualifica di ESF e ISF umpire e due anni dopo partecipa alle Olimpiadi di Sydney. Dopo la parentesi di Technical Commissioner per la ESF nel 2005, nel 2006 viene nominata per il quadriennio, quale prima donna, a rivestire l’incarico di Presidente del CNA. Vive a Dublino dal 2014.

Chiude la rassegna il giornalista Elia Pagnoni, nato a Milano il 22 aprile 1959. Il suo percorso professionale è andato di pari passo con il suo impegno nel baseball. Nel 1979 entra nel Milano baseball come addetto stampa e pubbliche relazioni e 3 anni dopo diventa consigliere. Nel 1982 comincia a collaborare con il quotidiano “Il Giornale”, che lo assume come praticante nel 1986. Oltre al baseball, ha seguito anche altre discipline sportive. In ambito de "Il Giornale" è arrivato a svolgere il ruolo di vicecaporedattore e da caporedattore dal 2015 al 2019 ha guidato la redazione sportiva. Attualmente è editorialista. Nel 1997 è diventato vicepresidente del Milano, carica che riveste tuttora. Nel 1985 ha collaborato alla stesura dell’Enciclopedia del Baseball di Gandolfi-DiGesù e saltuariamente collabora come opinionista con il sito internet baseball.it. Ha scritto tre libri sulla storia del Milano Baseball in occasione dei 50, 60 e 70 anni della Società. Nel 2015 ha pubblicato l’album “Cento derby” sulla storia delle prime 100 stracittadine del baseball milanese tra Milano e Bollate. Il Milano Baseball lo ha insignito del premio Donnabella nel 2013 con la seguente motivazione: “Dapprima tifoso, poi amico, poi dirigente, ma soprattutto fine giornalista e memoria storica del Milano Baseball 1946”.