Serviva una vittoria, anche risicata, sudata, conquistata con le unghie e invece l’Italia ha fatto di più, molto di più. Ha battuto la Cina, una delle formazioni da sempre tra le migliori del mondo, e lo ha fatto battendo 10 valide, di cui un fuoricampo da due punti (di Erika Piancastelli) e chiudendo la partita per manifesta inferiorità dopo solo quattro riprese e mezza: 7-0. Una vittoria ottenuta grazie a forza di volontà encomiabile, al termine di una giornata lunga, anzi lunghissima. Si sarebbe dovuto giocare alle 10.00 (ora locale) del mattino all’Akitsu Stadium di Narashino, ma il tempo inclemente e le condizioni impraticabili del campo, hanno costretto la squadra ad attendere per 3 ore in clubhouse per poi rientrare in hotel (distante più di un’ora di viaggio). Qualche istante prima di completare il viaggio di rientro nuovo aggiornamento del programma e ricollocazione della partita nell’unico campo sintetico del torneo (Zett A. Ball Park a Ichihara City, altri 40 km di distanza dall’hotel) alle 17.30 locali. Una volta sul campo (alle 16.15) la squadra è stata costretta ad accelerare il riscaldamento perché la commissione tecnica ha deciso di anticipare arbitrariamente l’inizio del match alle 16.45. Contro tutte queste avversità le azzurre hanno sfoderato una prestazione encomiabile, lottando come delle leonesse, e ottenendo un risultato storico, che al softball mancava da 12 anni. L’ingresso tra le prime 8 del mondo che, con il sistema del double-page system che consente di lottare per le medaglie, significa essere ai quarti di finale: l’ultima volta fu al Mondiale di Pechino 2006.
Una vittoria costruita passo dopo passo, a partire dalle sconfitte di misura nella seconda giornata del round-robin contro Australia e Canada. La consapevolezza di poter combattere ad armi pari con qualsiasi avversario, anche contro due formazioni che, da sempre, combattono per la medaglia di bronzo, dietro Stati Uniti e Giappone, ha creato l’anima vincente della squadra che ora si dovrà confrontare con il Messico per provare ad avanzare nel ranking.
La vittoria è firmata da Greta Cecchetti (8 K e solo 3 valide concesse) e da un attacco capace di toccare con continuità i lanci di Lan Wang.
L’Italia gioca in casa e quindi ha inizia in difesa. Pronti via e valida del lead-off Li Qi: battuta secca sull’interbase che Fama, nonostante un tuffo straordinario, non riesce a trattenere. Poco male: due strike-out e volata a sinistra e Cecchetti esce dalla situazione difficile. Al cambio campo ecco il vantaggio azzurro: subito valida per Amanda Fama che, battuta una palla velenosa sull’interbase, corre aggressiva e arriva salva. Ci pensa Erika Piancastelli a mettere le cose in chiaro: fuoricampo al centro e 2-0.
Le cinesi continuano a mettere pressione e corridori in base: singolo e base ball in apertura del secondo inning, ma non giocano sulle basi e non producono. Lo stesso accade nella parte bassa del secondo per l’Italia: base ball per Lara Cecchetti e singolo in ritardo di Alessandra Rotondo, ma purtroppo non si va oltre.
Greta Cecchetti subisce un doppio in apertura del terzo, ma ne esce alla grande con due strike-out inframmezzati da una rimbalzante in diamante. Ed ecco che arriva la svolta: comincia Piancastelli con un singolo a sinistra con due strike sul conto, con uno swing di testa e senza voler spaccare la palla. Valida profonda sul seconda base per Giulia Longhi e poi singolo al centro di Marta Gasparotto (primo punto a casa). Alla festa dei singoli partecipano anche Lara Cecchetti (2 RBI, Longhi e Gasparotto), Vigna (1 RBI, Cecchetti) e Fama (1 RBI, Vigna). Giocate sulle basi, corse aggressive e tanto cuore per arrivare a segnare i 7 punti che consentono di chiudere prima del limite delle regolari 7 riprese. Cecchetti porta a termine due riprese veloci da 3 out filati e inizia la festa per aver raggiunto un traguardo che mancava da una dozzina di anni.
RIGUARDA ITALIA-CINA SUL CANALE YOUTBE DELLA WBSC
Giovedì 9 il programma prevede un giorno di riposo, che l’Italia, avendo completato le gare del proprio girone, ha ampiamente meritato. Al programma, soprattutto nel girone A, mancano alcune partite all’appello che dovrebbero, tifone permettendo (previsto proprio per la giornata di giovedì), essere completate per fissare la griglia dei playoff. Le azzurre, però, conoscono già il proprio avversario, che sarà il Messico. impossibile sapere in questo momento a che ora si giocherà venerdì 10 agosto (stando al programma originario il playball sarebbe fissato alle 10.00 locali, le 3.00 in Italia).
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