19/10/2020 5 Minuti di lettura

MLB: la World Series sarà tra Los Angeles Dodgers e Tampa Bay Rays

Dopo un totale di 47 partite di play-off in 20 giorni, la Postseason della Major League Baseball (MLB) giunge nella sua fase calda con la 116esima edizione della World Series, che quest’anno verrà disputata tutta in un’unica sede: il nuovo “Globe Life Field” di Arlington (Texas)

Dopo un totale di 47 partite di play-off in 20 giorni, la Postseason della Major League Baseball (MLB) giunge nella sua fase calda con la 116esima edizione della World Series, che quest’anno verrà disputata tutta in un’unica sede: il nuovo “Globe Life Field” di Arlington (Texas). Il “Fall Classic”, come viene soprannominata oltreoceano la World Series, vedrà battagliare per il titolo le migliori due squadre della regular season, ovvero i Los Angeles Dodgers (43-17) – che giungono al terzo appuntamento in quattro anni – ed i Tampa Bay Rays – che invece tornano a giocarsi il titolo per la prima volta dal 2008. La serie al meglio delle sette partite comincerà alle ore 2 italiane della notte tra martedì e mercoledì 21 ottobre e sarà visibile agli appassionati italiani in diretta TV su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport Arena (canale 204), con commento in lingua italiana.

La miglior squadra della American League ha vinto il Pennant. I Tampa Bay Rays hanno dimostrato in tutta la stagione regolare di essere la squadra più attrezzata e, nonostante una resistenza impressionante degli Houston Astros, hanno conquistato il posto alle World Series dopo 7 gare, 12 anni dopo la prima e ultima qualificazione nella storia della franchigia. Dopo essere stati avanti 3-0 e aver subito la rincorsa di Houston, i Rays hanno conquistato l’accesso alla finale vincendo gara 7 per 4-2 in una partita caratterizzata dai due elementi chiave per la formazione di Kevin Cash: la tenuta della difesa e l’incredibile Randy Arozarena, MVP della serie. Il cubano ha battuto il fuoricampo da due punti che ha sbloccato gara 7 prima del fuoricampo e dei 2 RBI di un superlativo Mike Zunino. Arozarena vanta 7 fuoricampo in questi playoff, 4 dei quali battuti in questa Championship Series conclusa con una media di .321. L’ex giocatore dei Cardinals, però, non è stato l’unico protagonista della cavalcata per i Rays. Charlie Morton ha vinto gara 2 e gara 7 (5.2 inning inviolati per lui), confermandosi un lanciatore capace di vincere partite decisive, mentre i rilievi hanno saputo tenere avanti la squadra anche nei momenti critici, come è successo anche nella settima sfida, quando Nick Anderson è riuscito a procurarsi un doppio gioco provvidenziale sul forcing avversario e poi l’ex sconosciuto Peter Fairbanks, dopo aver concesso due punti sulla valida di Correa, ha eliminato Alex Bregman al piatto con una fiammata da 100 miglia all’ora. Tutte le sfide si sono concluse con uno scarto mai superiore ai tre punti, a dimostrazione dell’equilibrio nei valori delle due squadre. I Rays hanno vinto le prime 3 partite grazie alle valide di Zunino e Arozarena e ad un pitching staff solido (5 punti subiti in 27 inning), poi è arrivata la rimonta dei texani, con un Greinke in versione vintage in gara 4, il walk-off home run di Correa in gara 5 e l’asse Springer-bullpen in gara 6. I Rays, però, non hanno perso la calma e hanno impedito che si ripetesse per la seconda volta nella storia una rimonta da 0-3 a 4-3 in una serie al meglio delle 7 partite (unica volta nella ALCS 2004 tra New York e Boston).Il logo delle World Series 2020 (MLB)

Sarà dunque una sorta di “derby” tra le due migliori squadre di questo 2020. Se i Tampa Bay Rays hanno conquistato la palma di miglior squadra della American League con un record di 40 vinte e 20 perse, i Los Angeles Dodgers hanno fatto di meglio, terminando al primo posto tra le 30 squadre MLB con 43 partite vinte e 17 perse in stagione regolare. Il concetto di derby assume ancora maggior significato se si pensa al fatto che le due squadre hanno almeno un’altra cosa in comune: Andrew Friedman. Il dirigente 43enne è nel mondo del baseball dal 2004 quando, 28enne, fu assunto da Stuart Sternberg, all’epoca neo-proprietario della franchigia dei Tampa Bay Rays, come nuovo dirigente all'interno del front office per poi diventare, dall’anno seguente e fino al 2013, General Manager e vice presidente. Con Friedman al timone della franchigia, i Rays hanno cambiato filosofia e abbracciato quella "dottrina Moneyball" inaugurata da Sandy Alderson e Billy Beane negli Oakland Athletics tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000, ovvero trovare nuovi modi per vincere costruendo una squadra puntando alle inefficienze di mercato tramite un approccio moderno e avanguardistico allo scouting e l'elaborazione e lo studio di statistiche avanzate. Con l’allora inesperto Joe Maddon, voluto fortemente proprio da Friedman, sono arrivati, nel 2008, alla prima, storica, World Series, poi persa contro i Philadelphia Phillies. Dal 2014 Friedman ha portato la sua filosofia a Chavez Ravine, dove ha trovato anche una maggiore flessibilità economica. Con lui a capo del front office, i Dodgers hanno vinto sette titoli divisionali consecutivi e quest’anno hanno strappato il biglietto del “Fall Classic” per la terza volta negli ultimi quattro anni.

I californiani ci sono riusciti eliminando la sorpresa Atlanta Braves che non ha mai molltato e, nonostante un monte di lancio decimato viste le assenze dell’asso Mike Soroka e degli esperti Cole Hamels e Felix Hernandez, ha dato del filo da torcere alla squadra di Dave Roberts che, sotto 2-0 e 3-1 nella serie dopo quattro partite, ha vinto il Pennant della National League con una tripla rimonta, caratterizzata dalle vittorie cruciali in gara 5 e gara 6 con i fuoricampo di Corey Seager, poi incoronato MVP grazie a 5 fuoricampo e ad una media battuta di .310, e di gara 7, dove i Dodgers vincono con il risultato di 4-3 rimontando due volte grazie ai due punti battuti da Will Smith contro l’intoccabile Ian Anderson (gli unici due punti subiti dopo una striscia di 104 battitori affrontati durante questi play-off), ai decisivi fuoricampo di Enrique Hernandez e Cody Bellinger – unico giocatore nella storia a colpire fuoricampo in due gare 7 della NLCS (ci era riuscito nel 2018 contro i Milwaukee Brewers) -, alle magie difensive di Justin Turner e Mookie Betts, protagonista di fuoricampo rubati in gara 6 e 7, ed allo straordinario lavoro del tanto criticato bullpen che, con Blake Treinen, Brusdar Graterol e Julio Urias (quest’ultimo protagonista di 3 inning perfetti per chiudere l’incontro) ha lanciato un totale di 6 riprese senza concedere punti e subire valide, eguagliando così Pedro Martinez, che scrisse la storia nella decisiva gara 5 della American League Division Series del 1999, fermando i Cleveland Indians, nonostante un infortunio alla spalla destra, con 6 riprese di no-hitter da rilievo.

Quella che partirà la notte del 21 ottobre sarà una serie con tante chiavi di interpretazione, tra due manager che amano il rischio prendendo spesso decisioni non convenzionali e tra due squadre che sembrano avere pochi punti deboli: sarà dunque sfida tra i due MVP di ALCS e NLCS Randy Arozarena e Corey Seager, tra due dei migliori attacchi di regular season ma soprattutto tra rotazioni che comprendono Blake Snell, Tyler Glasnow e Charlie Morton da un lato e Clayton Kershaw, Walker Buehler, tornato a grandi livelli con la prestazione di gara 6, e braccia come quelle di Tony Gonsolin e Julio Urias dall’altro, oltre a tante soluzioni da utilizzare come opener e due bullpen profondi e con qualità da vendere.

I Los Angeles Dodgers del 2020 sono la quarta squadra nella storia capace di vincere una serie dopo essere andati sotto 2-0 e 3-1 (le altre: i New York Yankees del 1958, i Kansas City Royals del 1985 e i Boston Red Sox del 2004) così come quattro volte, dal 1994 ad oggi, si sono affrontate alla World Series le prime due squadre della regular season. I Tampa Bay Rays, terzultima squadra per monte stipendi, quest’anno hanno già eliminato i New York Yankees e gli Houston Astros, ovvero la prima e la terza squadra in MLB in termini di payroll. I Los Angeles Dodgers sono al secondo posto ed i tifosi della squadra di St. Petersburg sperano che si avveri il detto “non c’è due senza tre”.

In Italia la World Series MLB è trasmessa integralmente da Sky Italia con la seguente programmazione:

Mercoledì 21 ottobre ore 2 (primo lancio ore 2.09) Los Angeles Dodgers – Tampa Bay Rays (commento in lingua italiana Nicolodi-Gallerani) in diretta su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport Arena (canale 204)

Giovedì 22 ottobre ore 2 (primo lancio ore 2.08) Los Angeles Dodgers – Tampa Bay Rays (commento in lingua italiana Freri-Gotta) in diretta su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport Arena (canale 204)

Sabato 24 ottobre ore 2 (primo lancio ore 2.08) Tampa Bay Rays – Los Angeles Dodgers (commento in lingua italiana Freri-Gallerani) in diretta su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport Arena (canale 204)

Domenica 25 ottobre ore 2 (primo lancio ore 2.08) Tampa Bay Rays – Los Angeles Dodgers (commento in lingua italiana Nicolodi-Freri) in diretta su Sky Sport Arena (canale 204)

Lunedì 26 ottobre* TBD Tampa Bay Rays – Los Angeles Dodgers (commento in lingua italiana Nicolodi-Gallerani)

Mercoledì 28 ottobre* TBD Los Angeles Dodgers – Tampa Bay Rays (commento in lingua italiana Nicolodi-Freri)

Giovedì 29 ottobre* TBD Los Angeles Dodgers – Tampa Bay Rays (commento in lingua italiana Nicolodi-Freri)

*= se necessario

 di Luca Giangrande e Kevin Senatore