L'accademia baseball FVG tira le somme
21/03/2022 2 Minuti di lettura

L'accademia baseball FVG tira le somme

Con la due amichevoli di Cervignano del Friuli e San Lorenzo Isontino si è concluso l’anno formativo della Accademia Baseball FVG.

È stato un inverno ricco di spunti che ha permesso agli atleti di crescere sia fisicamente che mentalmente, ma non solo. Anche lo staff ha potuto studiare, imparare e migliorare le proprie conoscenze, che verranno immediatamente utilizzate per progettare le attività del prossimo anno.

Queste le impressioni raccolte dallo staff:

“Come primo passo, il responso può essere solamente che positivo. Consapevoli che avremmo operato in un contesto innovativo e nuovo a livello regionale, i risultati avuti dalla crescita dei ragazzi e dalla loro dedizione, confermano la bontà e professionalità che ha contraddistinto l'operato dello Staff tecnico e dirigenziale” ha introdotto Daniele Santolupo, responsabile tecnico della Accademia. “I ragazzi selezionati per questo primo corso di Accademia hanno mostrato fin dai provini qualità e capacità: al termine dei 4 mesi di lavoro, si è notata una crescita media del gruppo, verso l'alto, in termini di costanza, attitudine, atteggiamento, consapevolezza e sacrificio, che sta a significare che anche a livello individuale si sono verificati dei grandi margini di miglioramento”.

Santolupo ha poi voluto parlare dell'area atletica e fisica, che ha coperto metà delle sessioni di allenamento previste:” Lo scopo era far emergere la singola crescita fisica necessaria poi per il consolidamento del fondamentale tecnico. I test fisici svolti nell'ultima sessione di allenamento confermano la scelta e l'orientamento del lavoro pensato e programmato, che non vuole fermarsi solamente a questa annata, ma che dia a ciascun accademista una base su cui rinforzare e sviluppare nei prossimi anni di programmazione”.

“L'integrazione del lavoro tecnico,” conclude il responsabile tecnico “portato avanti in maniera precisa e costante dallo staff, ha reso ancor di più allenante e produttivo, la crescita globale che un giocatore di baseball deve tener in considerazione”.

Decisamente impegnativo il lavoro del pitching coach Rolando Cretis, che ha sintetizzato con queste parole il suo operato:” Sono stati 6 mesi complicati, grazie soprattutto alle problematiche legate alla pandemia, ma ho visto ampi miglioramenti nella maggior parte dei lanciatori. Prestazioni e velocità sono migliorate in quasi tutti gli atleti, acquisendo e memorizzando per bene i concetti di meccanica di lancio trasmessi”.

Rimanendo in tema “batteria di lancio”, la parola passa al catcher coordinator Mario Da Re:” Ho voluto suddividere il programma di lavoro in varie fasi. La prima ha riguardato l’acquisizione di solide fondamenta atletiche con l’obiettivo di migliorare mobilità, posizione a casa base e la ricezione”.

“Successivamente, attraverso gli esercizi propedeutici al tiro, ci siamo concentrati sull’influenza che ha l’energia espressa dagli arti inferiori e dai fianchi sull’azione di tiro e particolarmente sull’allineamento casa-seconda base” aggiunge poi Mario. “Infine, nelle fasi successive sono stati affrontati e sviluppati altri aspetti specifici del ruolo. È stata un’esperienza alquanto soddisfacente merito anche dei ragazzi che ringrazio per aver dimostrato tanta voglia di imparare il Mestiere del Catcher”.

Per restare in famiglia, vediamo quali sono state le impressioni del batting coach Paolo Da Re:” Ho voluto concentrare il mio lavoro sugli aspetti fondamentali della battuta, quali il lavoro sull’equilibrio dinamico nello swing e l’acquisizione del concetto di connessione tra la parte bassa e la parte alta del corpo”. Coach Paolo ha poi puntualizzato “Non è mancata la parte teorica, che ha compreso i fondamentali di attacco (situational hitting, corsa sulle basi), le strategie di attacco e gli aspetti mentali dello stesso”.

Ultimo, ma non per demerito, il coordinatore difensivo Alberto Furlani:” Per quanto riguarda il mio reparto, devo dire che i ragazzi sono migliorati molto sia sul piano atletico che su quello fisico, dimostrando una grandissima attitudine all’apprendimento e al sacrificio”. Furlani sposta poi l’attenzione verso la parte mentale: “Ci tengo a sottolineare che i ragazzi si sono formati anche caratterialmente, risultando molto più maturi da come si erano presentati all’inizio di questo anno accademico”.

Le impressioni, i dati e la conoscenza acquisita saranno fin da subito analizzate, per poter organizzare fin da subito quello che sarà il nuovo anno accademico 2022 – 2023.