«E’ stata un’esperienza straordinaria, sicuramente oltre le aspettative». Maria Grazia Barberis, manager della nazionale U13 di softball, archivia con un sorriso a trentadue denti la partecipazione delle bambine azzurre al torneo Città di Bollate Under 16, che si è disputato nello scorso fine settimana con la vittoria del Bollate, in finale con il Friuli 81. «Lo step era molto alto. Non dimentichiamo che abbiamo giocato con squadre motivate, agguerrite, che avevano molte ragazze del 2008. E noi ci siamo presentati con ragazze tutte del 2011 e 2012. Aver raggiunto il quarto posto su otto squadre, con il rammarico per aver sfiorato la quarta posizione, mi fa essere estremamente soddisfatta».
Cosa le è piaciuto di più nel comportamento delle sue tredici atlete? «Sicuramente – risponde Maria Grazia Barberis - mi ha fatto piacere che mi abbiamo ascoltato, cercavano di seguire. A 12 anni sono bambine e non è facile trovare un’attenzione, una concentrazione simile. Sono sempre state agguerrite e scendevano in campo con gli occhi della tigre».
Nel loro percorso, le ragazze della nazionale under 13 hanno superato Saronno, Joudrs Praga, Bulls Rescaldina, Milano 46, mentre oltre alla sconfitta nella finalina con Caronno, per 10-6, si sono arrese a Bollate e Friuli.
«E’ stato decisamente un bellissimo test, sicuramente una manifestazione ancora superiore a quella di Saronno, con un livello ancora più elevato. Nello scorso fine settimana si sono viste ragazzine della nazionale, che nell’altro torneo non c’erano. Molte formazioni avevano dei prestiti. Ottima organizzazione, mai giocato tanto così: otto partite, quasi un campionato», conclude la Barberis, che ha potuto contare sui coach Diego Drigani, Gianni Gabri e Elisa Peri, e la fisioterapista Federica Frediani. A supporto del gruppo il team executive Gianfranco Casano.