La millesima partita di "Pippo" Laudani
21/06/2016 2 Minuti di lettura

La millesima partita di "Pippo" Laudani

38 anni di attività nella massima serie, 40 di tesseramento da arbitro, sabato scorso Giuseppe Pippo Laudani ha raggiunto un prestigiosissimo traguardo nella Italian Softball League: 1000 partite arbitrate

38 anni di attività nella massima serie, 40 di tesseramento da arbitro, sabato scorso Giuseppe Pippo Laudani ha raggiunto un prestigiosissimo traguardo nella Italian Softball League: 1000 partite arbitrate. Un numero incredibile di gare, un imponente bagaglio di ricordi e chiamate, una straordinaria esperienza che, poco prima della sua millesima direzione di gara, a pochi minuti dall’inizio della prima delle 2 partite tra Forlì e Stars Tecnovap Staranzano del quinto turno di ritorno, il Presidente del Comitato Nazionale Arbitri (CNA), Pierfranco Leone, il Designatore Andreino Parentini e l’ex collega Stefano Russi, hanno voluto celebrare con la consegna di una targa ricordo.

La cerimonia di premiazione con Parentini, Leone, Olivieri e Russi (Photo Bass)“È stato un momento molto emozionate, come si vede dalle foto”, dice il festeggiato. “Sarebbe stato impossibile non emozionarsi, perché questo obiettivo, al quale sinceramente non avevo mai pensato, è stato raggiunto grazie alla pazienza e all’amore che provo per questo sport. Il fatto di festeggiarlo con alcuni amici di lunga data, mi ha ovviamente emozionato. Il softball per me è una ragione di vita, un motivo per cui arrivare a fine settimana e sentire grande trasporto ed emozione. Ho iniziato a 18 anni e se ho resistito così tanto è proprio grazie a questa grande passione, soprattutto al fatto che io penso che l’arbitro sia uno strumento per poter permettere alle atlete di giocare regolarmente. Una sorta di missione”.

In questi anni, esordì in un Bologna-Crocetta Parma del 1979 terminata 7-6 e durata 2 ore e 40 minuti, Pippo Laudani ha raggiunto numerosi traguardi: cresciuto alla scuola nettunese (quella dei Borgia, Olivieri, Ottaviani e Garofalo), in una terra di grandi arbitri di baseball (Faraone, Scirman, De Franceschi, Screti, Leone, Menicucci), da qualche anno si è traferito a Cairo Montenotte in Liguria. È il primo in Italia a raggiungere il traguardo delle 1000 partite nella massima serie. Come dice il Presidente del CNA, Leone: “C’è un altro arbitro che ha superato tale traguardo, lo ha fatto nel baseball Sante De Franceschi, suo concittadino, ma nel baseball era più facile. Il softball, infatti, ha sempre disputato il doppio incontro rispetto al baseball, in cui, in molte stagioni sono state giocate 3 gare a week-end. Pertanto il percorso per il raggiungimento delle 1000 gare di serie nazionale 20160618 L'arbitro Giuseppe Laudani chiama strike (Photo Bass)softball è decisamente più lungo e complicato. È stato un onore e una gioia premiarlo sabato scorso”.

Dal 1986 ininterrottamente, Laudani viene designato per i playoff: da allora a oggi sono state 26 le finali scudetto (ha saltati solo 2001, 2006, 2008 e 2015), dal 1989 è arbitro della European Softball Federation (ESF), dall’anno successivo della International Softball Federation (ISF) ed è stato designato per 3 Mondiali Seniores (1990, 1994, 2002) e 2 Mondiali Juniores (1995 e 1999): “proprio al Mondiale Under 19 del 1995 è legato uno dei miei ricordi più belli in campo internazionale”, dice Laudani. “Ho avuto la grande fortuna di essere designato come arbitro di prima base per la finale Giappone-Stati Uniti. Una esperienza incredibile”.

A proposito di esperienze incredibili, a raccontarla, se non vi fossero testimonianze fotografiche, sarebbe difficile da credere che uno degli aneddoti più strani sia legato proprio alla millesima partita: “È vero. Sabato è 20160618 L'arbitro Giuseppe Laudani caduta a terra (Photo Bass)capitata per la prima volta in 38 anni una cosa stranissima. Su una palla in foul, il catcher del Forlì è scattato in piedi per andare a recuperare la palle e io, andando all’indietro per darle spazio, sono inciampato nella mazza che il battitore dello Staranzano aveva lasciato a terra e sono caduto all’indietro. Amber Parrish era costernata, io invece, a terra di schiena, me la ridevo, è stata una cosa stranissima, ma per fortuna non è accaduto nulla”.

Ora, il prossimo obiettivo qual è? 2000 partite?
“Non scherziamo. Per ora mi sento ancora forte per poter continuare, ma sarebbe impossibile continuare in eterno. Prima o poi arriverà il giorno in cui dovrò smettere e quel giorno vorrei mettermi a disposizione dei giovani, ma non so quando sarà e non voglio nemmeno pormi il problema in questo momento. Di sicuro, però, per essere arrivato fino qui devo fare dei ringraziamenti: innanzitutto alle atlete e alle società, perché senza di loro non avrei potuto conoscere un mondo bellissimo. Grazie al softball, infatti, ho potuto conoscere migliaia di persone e stringere tantissime amicizie importanti, ho viaggiato moltissimo e visto posti stupendi, sempre nel nome del rispetto (reciproco con atleti e dirigenti), correttezza e amicizia”.