Intervista a Matteo Sabbadini, arbitro dell'anno softball 2022
31/01/2023 2 Minuti di lettura

Intervista a Matteo Sabbadini, arbitro dell'anno softball 2022

Orgoglio del Friuli Venezia Giulia, Matteo Sabbadini è stato incoronato "Arbitro dell'anno 2022 per la disciplina del softball" alla CON-X di Rimini.

Matteo Sabbadini, che già nel 2021 ha ricevuto la speciale menzione dal CNA per il maggior numero di direzioni di incontri softball italiani in assoluto, è stato onorato alla Convention di Rimini dello scorso weekend come "Arbitro dell'anno 2022 per il softball". Abbiamo voluto fare qualche domanda all'umpire, fresco di premiazione:

Partiamo con una domanda semplice ma dovuta: cosa si prova ad essere nominato arbitro dell'anno 2022?
E' stranissimo: sai che ci sarà un arbitro dell'anno, ma non pensi certo che possa capitare a te. Dopo l'emozione iniziale, tutto si trasforma ed è gratificante: ricordi la stagione passata, quella che ti ha portato a questo risultato; poi alla successiva, in cui devi confermare di essertelo meritato.

Per tagliare questo traguardo ci vuole più sacrificio o più passione?
Mi vedo ancora all'inizio del mio percorso arbitrale, quindi sono la passione e la curiosità a farmi andare avanti. Sono sempre riuscito a incastrare bene l'arbitraggio con il mio lavoro e la vita personale, quindi sono fortunato e posso dire di non aver fatto sacrifici.

Vorresti dedicare il premio a qualcuno in particolare?
Beh, dedicarlo a una singola persona mi sembrerebbe di fare un torto a tutti quelli che mi hanno insegnato, consigliato, sgridato, supportato, sopportato e che hanno creduto in me. Quindi lo dedico a tutti loro.

Quali sono gli obiettivi per il tuo futuro?
Per quanto possa sembrare scontato, mi piacerebbe cercare di essere sempre un po' migliore di come ero ieri, obiettivo che mi pongo anche nella vita personale. Il premio mi è stato consegnato durante la convention annuale, circondato da altri arbitri con tantissima esperienza, dai quali posso solo imparare. Ecco, l'obiettivo è proprio quello: imparare.

Qual è la parte più bella di essere un umpire?
La parte più bella è proprio il softball. Sei in campo e condividi con giocatori, gli altri arbitri, i tifosi, una passione che è la stessa per tutti, indipendentemente dal ruolo.
... e quella più brutta?
La parte più brutta è il rischio di reagire male a un tuo errore, che sia plateale e quindi notato da tutti, o piccolo, che magari avete notato solo tu e il tuo collega. Riuscire a voltare pagina subito, su qualcosa fatto bene ma soprattutto su qualcosa fatto male, è l'unico modo per non rischiare di peggiorare la situazione.

Ci sono sempre meno persone che intraprendono la carriera di arbitro. Che consiglio ti senti di dare a chi vorrebbe provarci ma, per qualche motivo, non si butta in questa esperienza?
È naturale ed umano, ogni nuova esperienza può intimorire. Ma quanti hanno cominciato qualcosa, o addirittura erano solamente andati ad accompagnare un amico che era interessato, e poi non hanno smesso? Io ho giocato a baseball, del softball conoscevo poco o niente. Le nuove esperienze sono belle proprio perché ti rinnovano e valgono la pena di essere provate. E' questo che le rende intriganti. Quindi provate, non vi preoccupate.

Il Comitato Regionale FVG, ma più in generale tutta la regione Friuli Venezia Giulia, desidera complimentarsi con Matteo per il traguardo raggiunto, augurandogli che sia solo l'inizio di una lunga serie di riconoscimenti.

Credit immagine (PhotoBass/LauroBassani)
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