Il discorso di Andrea Marcon alla CON-X 2023: Il futuro è fatto di lavoro e condivisione
28/01/2023 2 Minuti di lettura

Il discorso di Andrea Marcon alla CON-X 2023: Il futuro è fatto di lavoro e condivisione

Nel pomeriggio della giornata centrale della CON-X 2023, il saluto del Presidente Federale, Andrea Marcon. Un momento di grande emozione, tra un commovente sguardo al passato e un’irremovibile fiducia nel futuro.

“Il lavoro e la condivisione sono la base di tutte le esperienze positive e costituiscono anche il modo di volgere in proprio favore le avversità”. Lavoro e condivisione, sono questi i valori sottolineati dal Presidente Andrea Marcon durante il discorso che, come di consueto, ha costituito il momento centrale della Convention. Dopo i ringraziamenti agli enti che permettono quotidianamente di portare avanti progetti fondamentali per il futuro di questo sport e del movimento in generale, in particolare al Dipartimento per lo Sport e Sport & Salute S.p.a., le parole del Presidente sono state un omaggio al grande lavoro che tutte le persone che ogni giorno si spendono e si mettono in gioco per il presente e soprattutto per il futuro del nostro sport: “In questi due anni avete fatto qualcosa di magico, quasi irreale. Il vostro lavoro, paziente e instancabile, nonostante le continue difficoltà, ha permesso di invertire il trend negativo che stavamo vivendo, in particolare negli ambiti di tesseramento e reclutamento di nuovi atleti ed atlete.”

Un Presidente che non è riuscito a trattenere un’evidente emozione nel citare i nomi di due grandi personaggi che hanno dato moltissimo a questo sport, dentro e fuori dal campo, Bill Holmberg ed Enrico Obletter, scomparsi di recente, dei punti di riferimento per le nostre squadre nazionali.

“Inutile girarci attorno. Non possiamo essere soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto in questi due anni.”, ha dichiarato Marcon, “Le ragioni di certe sconfitte credo siano chiare a tutti, stiamo cercando di porre rimedio e trovare soluzioni, ma occorre che tutti assieme prendiamo atto che forse ci siamo seduti sugli allori in nome di una leadership europea, che non è più chiara come negli anni passati”. Trovare soluzioni e mettersi in gioco per ritrovare quell’entusiasmo che deve accompagnare i ragazzi e le ragazze che con orgoglio indossano la maglia azzurra e che ci rappresentano in Europa e nel mondo. “Vedrete che le soddisfazioni arriveranno presto. Intanto, però, tifiamo a più non posso per la nostra squadra al Classic, per la nazionale di softball impegnata nella qualificazione mondiale, che organizzeremo in Italia, e per tutte le nostre rappresentative che scenderanno in campo con la maglia azzurra nei prossimi mesi.” Il messaggio lanciato è molto chiaro: “Dobbiamo rimboccarci le maniche, aggiornarci e lavorare tutti assieme perché le nostre maglie azzurre sono l’espressione di ciò che quotidianamente facciamo sui campi, da Bolzano a Catania, da Torino a Trieste.”

Un discorso che potrebbe essere riassunto come un affettuoso invito al lavoro e alla condivisione da parte del Presidente Marcon che, in chiusura, durante i ringraziamenti alle diverse rappresentanze estere presenti in sala, ha tenuto a ribadire la sua vicinanza alla federazione ucraina e in particolar modo al vicepresidente e suo amico, Vasyl Kysil: “Un minuto lo voglio, però, dedicare ad un amico in particolare, una persona con cui in questi mesi sono rimasto in contatto pressoché giornaliero e che vive, assieme al suo popolo, l’ennesimo atto di stupidità umana.”

Andrea Stefanoni