È partito il progetto Sport
in Carcere - Ritorno a casa base realizzato dalla Federazione in
collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) e
la direzione della Casa Circondariale di Rebibbia a Roma, nella persona della
Direttrice Dottoressa Rosella Santoro.
Il Presidente Andrea Marcon
e il Segretario Generale FIBS Giampiero Curti hanno creduto in questo progetto
– avviato nel 2020 e sospeso a causa della pandemia – che vuole immaginare,
oltre a una emozionante esperienza umana, una concretizzazione dell’aspetto
anche sociale dello sport attraverso la promozione della pratica e della cultura
sportiva.
La nascita del Baseball5,
che prevede come equipaggiamento l’utilizzo della sola palla morbida, ha
permesso alla Federazione di entrare nell’Istituto carcerario che si è
dimostrato interessato e disponibile alla sperimentazione di questa nuova proposta.
L’equipe FIBS in prima
linea nel progetto è stata selezionata ad hoc da CNT e CNA ed è composta da tre
tecnici federali: Fabio Borselli, Andrea De Angelis e Andrea
Stefanoni e tre arbitri: Lorenzo Menicucci, Simone Minicucci
e Fabrizio Bordi, supportati dalla Psicologa dello Sport Sara Biondi.
L’iniziativa è stata avviata il 1° dicembre con la presentazione ai 25 detenuti coinvolti, alla presenza della Direttrice dell’Istituto e dei giovani Ispettori dei due settori di Rebibbia prescelti: l’Ispettrice Cinzia Silvano del settore G8, nel quale sono interessati 11 detenuti, e l’Ispettore Erminio Rossi del Settore G11 che vede la partecipazione di 14 detenuti.
Attraverso video sul B5
gli Istruttori hanno innanzitutto descritto le fasi dell’attività che prevede due
lezioni di un’ora e mezza ciascuna a settimana per ciascun Settore in un arco
di tempo di 4 mesi; una partita dimostrativa a metà percorso con atleti, tecnici
e arbitri FIBS e una partita di fine percorso formativo tra gli stessi e i
detenuti partecipanti.
Alla fine verrà rilasciato
un Attestato di Partecipazione a dimostrazione di aver acquisito una conoscenza
sportiva e, ci auguriamo, un’alternativa positiva.
La Federazione, il 3 dicembre
scorso, è già entrata nel vivo, con le prime lezioni pratiche per entrambi i
Settori.
Ma diamo la parola ha chi
ha condotto l’attività sul campo:
Per Fabio Borselli,
alla guida nel Settore G11: “È stato tutto molto bello: interessati ed
interessanti, coinvolti e coinvolgenti... davvero una bella sensazione. Anche
se le regole applicate ancora sono poche, già si vede la comprensione del
meccanismo e un paio di loro sono davvero bravi. Moltissimo agonismo e un sacco
di ‘sfottò’ ma in generale tutti molto attenti alle regole e desiderosi di
sentirsi dire ‘bravo’. Nota super positiva il ‘pubblico’ che alla fine dava
pure consigli. Frase della giornata: coach, mi sono proprio fomentato a bbbestia.
Quando abbiamo smesso ci sono quasi rimasti male. Un sacco di ‘high five’ alla
fine e tutti pronti alla replica.”
Per il Settore G8 Lorenzo
Menicucci: “Hanno partecipato 14 detenuti, suddivisi in 3 squadre, che si
sono alternati nelle posizioni di attacco, difesa e arbitraggio. Sono stati
tutti coinvolti partendo da esercizi semplici e aggiungendo man mano delle
novità, spiegando le prime regole di base e allontanando le basi da un
esercizio all'altro. L'impressione è che ci sia stata una partecipazione attiva
da parte di tutti, anche nella fase dell'arbitraggio, che all'inizio era visto
con poco interesse, ma durante la lezione ha avuto un interesse crescente.”
Andrea De Angelis: “Entusiasmo. È la sensazione che ha sostituito il misto di ansia da prestazione e timore per l'esplorazione di questo micromondo ancora sconosciuto. Durante la presentazione ci siamo annusati e le sensazioni positive che avevamo percepito si sono confermate, alla domanda di rito finale "è divertente?" La risposta è stata "sì!". Come primo approccio non è niente male.”
Segnala la dottoressa Sara
Biondi: “Io sono stata al G8 e mi è sembrato un buon primo incontro, ben
gestito: entusiasmo, voglia di scherzare, divertimento competizione tanta.
Concordo con Fabio (Borselli) sul bisogno di sentirsi bravi. Ho visto anche
curiosità di altri che assistevano. Un inizio positivo!”
Una prima goccia, in cui
crediamo molto.
Emanuela Principato
foto di repertorio by WBSC