Haarlem Week: l’Italia in partita per tre riprese, poi si arrende a Team USA
10/07/2022 4 Minuti di lettura

Haarlem Week: l’Italia in partita per tre riprese, poi si arrende a Team USA

Un quarto inning da 8 punti mette gli americani fuori portata. Gli Azzurri pagano cari gli errori di una difesa che, a questi livelli, deve girare alla perfezione per fare risultato, e i troppi lasciati in base

L’Italia, dopo 3 riprese e mezzo senza segnature, subisce 5 valide (con 1 fuoricampo e 2 doppi) e commette 2 errori nella stessa azione, concedendo gli 8 punti che segnano il destino del secondo impegno nella Haarlem Baseball Week 2022, conclusosi 9-0 per Team USA. Dodici i rimasti in base di un attacco azzurro che non riesce a trovare il colpo giusto per concretizzare

L’Italia e gli Stati Uniti inaugurano il programma della terza giornata della Settimana di Haarlem, la prima provenendo dalla giornata di riposo, utilizzata per lavorare sul campo e in palestra, i nordamericani dalla sconfitta maturata 1-0 al tie-break contro il Giappone, al termine di una partita a dir poco spettacolare. L’altra partita del Day 2 era stata un’altrettanto tirata sfida fra Olanda e Cuba, risolta da Rogear Bernadina con un homer da 3 al settimo per il 5-1 finale in favore dei padroni di casa.

Ancora squadra ‘in trasferta’ l’Italia affronta per prima i lanci mancini di Hunter Elliott, della University of Mississippi. Con Paolini (43) e Friscia (strikeout) fuori, Alberto Mineo (schierato difensivamente in prima base oggi) inaugura le valide azzurre con un singolo al centro, quindi Martini, terza base al posto di Ferrini, che non ha recuperato dopo il dolore avvertito sul finire della prima partita, ottiene 4 ball, ma Pizzano sventola a vuoto il terzo strike sul conto pieno.

Per il giovane lineup statunitense, lo staff azzurro opta per l’esperienza del ‘bolognese’ Murilo Gouvea, che si libera in 6 lanci dei primi 3 battitori.

Nel secondo inning, Elliott, dopo l’alto pop in diamante di Celli, colpisce Gonzalez, ma mette poi in fila gli strikeout di Liberatore ed Epifano. Gouvea gli risponde lasciando al piatto Crews e Ahuna, con in mezzo la pregevole giocata di Epifano per l’eliminazione di Teel.

Paolini inaugura il terzo attacco con un bunt ingiocabile da parte della difesa americana sulla linea di foul di destra che gli vale il singolo, quindi Elliott tratta Friscia con grande circospezione, concedendogli 4 ball consecutivi. Mineo va col bunt, che finisce in foul al primo tentativo, ma ha successo al secondo, spingendo avanti i compagni e finendo out in prima con una chiamata molto stretta di Taurelli. Le basi si riempiono con la base intenzionale a Martini, quindi Pizzano è la quinta vittima al piatto di Elliot, che lascia poi il monte a Joseph Gonzalez per giocarsi Federico Celli. L’esterno centro azzurro tocca subito in diamante il primo lancio, che rimbalza alto, ma dà l’opportunità all’interbase Jacob Gonzalez di esibirsi in una bella giocata e sventare il pericolo.

Morales apre il terzo attacco con il primo singolo per Team USA, Hurley tocca duro, ma Celli lo gioca alla grande, spalle a casa base. Trè Morgan, dopo un tentativo di batti-e-corri finito in foul, gira a vuoto il terzo strike, mentre Morales è in salvo in seconda per una rubata che il braccio di Liberatore avrebbe probabilmente neutralizzato, se Epifano avesse trattenuto il tiro. Ci pensa Gouvea, con lo strikeout numero 4 ai danni di Bradfield.

La quarta ripresa si avvia con una sfida ‘fra Gonzalez’ vinta dal pitcher a stelle strisce, con l’esterno azzurro preso al volo dall’esterno sinistro Langford. Poi Liberatore ed Epifano restano al piatto.

Langford strappa di gambe un singolo che vanifica la bella giocata di Epifano per inaugurare la parte bassa del quarto e arriva in seconda per il tentativo di pick-off sbagliato da Gouvea. Il singolo a sinistra di Gonzalez mette corridori agli angoli, senza eliminati, e i sacchetti si riempiono con la base ball a Crews. Arriva qui la valida proprio sulla linea di foul di sinistra di Teel e la difesa azzurra va in crisi: Friscia pasticcia con la palla a terra e la sua assistenza in diamante arriva fuori misura, consentendo a Crews di segnare dalla terza. Anche il tiro di ritorno di Liberatore a Martini è sbagliato e pure Teel completa il giro delle basi, per il 4-0. Ahuna è strikeout, quindi Yohandy Morales arrotonda il vantaggio con un lungo solo homer al centro, decretando anche il cambio di Gouvea con Yomel Rivera, accolto da Payton con un doppio. Morgan cammina con 4 ball ed entrambi avanzano poi con una doppia rubata. Bradfield picchia lungo a destra, Gonzalez ci prova, ma la palla esce dal guanto: un triplo che manda gli Stati Uniti avanti 7-0. Entra a lanciare Mattia Aldegheri, Langford tocca su Celli, è il secondo out, mentre Bradfield segna; la battuta gemella di Jacob Gonzalez mette fine a un quarto inning da incubo.

Joseph Gonzalez, che prosegue la sua prova costantemente attorno alle 90 miglia, subisce i singoli di Mineo e Martini nel quinto inning, uscendone poi con il K di Pizzano.

Nella parte bassa, entrano Mattia Mercuri al posto di Epifano e, al posto di Gonzalez, Andrea Sellaroli che si schiera a sinistra, mentre Friscia va a destra. Con 1 out, Sellaroli è subito chiamato in causa ed elimina, in combinazione con Paolini, Teel, che cercava di arrivare in seconda dopo il singolo a sinistra.

Sesta ripresa e nuovo lanciatore, mancino, per gli Stati Uniti, Ryan Bruno, che, dopo l’out di Celli, concede la base ball a Sellaroli e Liberatore, colpendo poi Mercuri. A basi piene, Paolini è al volo dall’interbase Gonzalez e Friscia rimane al piatto.

Per l’Italia arriva al sesto anche l’esordio a livello elite di Diego Gergolet, oggetto di notevole curiosità nella tribunetta degli scout, con i suoi sedici anni e nessun timore di mettere la palla nella zona; lo affronta il pinch hitter Jacob Wilson, che ottiene un singolo e segna poi il nono punto col doppio a destra di Bradfield, dopo gli out di Payton e Morgan. Langford è il terzo fuori, strikeout guardato.

Nuovo lanciatore nel settimo per Team USA è Zach Agnos, che subisce il singolo di Martini (3 su 3 nella partita), prima di chiudere senza altri pericoli la partita.

Enrique Bradfield (2/4, 3 RBI) si aggiudica il premio per il miglior giocatore della gara.

Lucido e sereno il commento del pitching coach azzurro Bobby Cramer: "In queste due partite non siamo riusciti a battere al nostro massimo. Stiamo mettendo corridori in base ma non li portiamo a casa e questo dà inerzia ed energia agli avversari e mette molta pressione sui nostri lanciatori. Abbiamo fatto un ottimo lavoro in difesa e sul monte venerdì, mentre oggi abbiamo faticato sotto tutti gli aspetti."

"Come aspetti positivi c'è stato il buon atteggiamento dei rilievi che sono entrati tirando strike e in generale la difesa, a parte gli 8 punti di oggi, ha subito 2 punti in 13 inning e credo che potrà dare sempre un'opportunità all'attacco di vincere la partita. In attacco abbiamo messo più di qualche buon turno, alcuni ragazzi sono in ottima forma, nonostante abbiano affrontano velocità a cui non sono abituati. Abbiamo però bisogno di trovare continuità da tutti a partire da domani."

Lunedì l’Italia è attesa da Curaçao alle 15:30 per la terza partita.

TABELLINO
TUTTO SULLA HAARLEM BASEBALL WEEK 2022

da Haarlem, Olanda, Marco Landi