Siamo entrati nell’anno-chiave, quello che per molti sport significa qualificazioni olimpiche, dentro o fuori il treno per Tokyo.
Lo sanno bene gli atleti, impegnati a produrre il massimo sforzo, sia di preparazione, sia agonistico e lo sanno in Giappone, dove, nell’ambito del programma che vede non solo l’area della capitale, ma tutto
il paese partecipe dell’organizzazione dei Giochi, un po’ tutte le municipalità si stanno impegnando per ospitare le delegazioni da tutto il mondo, dividendosi gli sport e le nazioni sulla base della vocazione e dell’impiantistica a disposizione.
Già da due anni sono diverse le delegazioni che hanno visitato e hanno ospitato rappresentanti della FIBS, in particolare in vista e durante il Campionato del Mondo di softball dello scorso anno.
Fra queste, al centro del rapporto più intenso, è certamente Sendai, città del nord del Giappone, vicina a Fukushima, sede designata per i tornei olimpici di baseball e softball.
Sendai è la città che è stata rasa al suolo dal terribile terremoto del 2011, nel quale ha perso 20.000 del suo milione di abitanti. Difficile incontrare qualcuno che non abbia pianto un parente o un amico nella recente disgrazia, come hanno raccontato in diverse occasioni i ragazzi della selezione Under 15 che il Comune ha inviato lo scorso agosto a Nettuno per partecipare, vincendolo, al Torneo Perla del Tirreno. Avevano 8 anni quando hanno vissuto un’esperienza destinata a segnarne per sempre la memoria e la vita, come hanno testimoniato nel corso della toccante, intensa visita ad Amatrice, fortemente voluta da una squadra che ha rappresentato nel modo più alto il proprio paese e la propria cultura, dentro, così come fuori dal campo.
In settimana, un gruppo di dirigenti della Municipalità di Sendai, guidato dal signor Gen Amano, Direttore Generale del Dipartimento Cultura, Sport e Turismo, ha incontrato, nella sede della FIBS, il Presidente Andrea Marcon e il Segretario Generale Giampiero Curti, ricambiando la visita fatta dal primo e dal Consigliere Federale Roberta Soldi nello scorso mese di agosto, durante la competizione iridata di softball.
"L'esperienza vissuta in Italia" ha raccontato Amano nel corso della riunione "e in particolare la visita ad Amatrice, sono state inserite nei testi scolastici del liceo, in modo che quanto vissuto dai nostri ragazzi sia condiviso anche con le generazioni che li seguiranno."
L’occasione è stata perfetta per ribadire la piena disponibilità di Sendai a mettere a disposizione degli azzurri e delle azzurre le proprie fantastiche strutture per la migliore preparazione alla sfida olimpica.
Molti ball e strike devono ancora essere chiamati, ma certamente le nostre nazionali possono contare sul tifo di una città che fa della perfezione nell’ospitalità il proprio biglietto da visita.
di Marco Landi
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