Dando
seguito al Baseball
Books Day organizzato dai DRK a Capannori nello scorso giugno, la CON-X ha
ospitato una tavola rotonda alla quale hanno partecipato alcuni degli autori
che negli ultimi mesi hanno dedicato il loro impegno alla tastiera per scrivere
di baseball e softball.
Introdotti e stimolati da Riccardo Schiroli, gli scrittori hanno raccontato soprattutto i motivi che li hanno spinti a mettere su carta la loro esperienza con le nostre discipline. Beppe Carelli, con il suo Il Lanciatore Scomparso e Altre Storie di Baseball, ha voluto, attraverso le storie di grandi campioni, stimolare le nuove generazioni ad abbandonare per un poco il joystick e provare l’emozione di correre, battere una palla, sporcarsi di terra rossa per condividere le fatica, la gioia e le delusioni con i compagni di squadra.
I
fratelli Maestri, nel ricordo del reciproco stimolarsi fin da ragazzi, hanno
dedicato la vena letteraria a due opere di respiro molto diverso, ma di uguale
passione: Alessandro, in Mi
Chiamavano Maesutori, scritto a quattro mani con Elio, percorre
la sua fantastica carriera internazionale di atleta che ha avuto modo di giocare
professionalmente in ben quattro continenti, evidenziando non solo i successi,
ma la volontà necessaria per superare i momenti duri, sempre col convinto
supporto della famiglia; Francesco, invece, con Un’Emozione
Lunga una Vita, ripercorre la localissima, unica vicenda del Torre
Pedrera, piccolo club riminese richiamo per centinaia di ragazzi e dal quale
anche Alessandro ha spiccato il volo per il suo altrettanto unico percorso
sportivo.
Da
due fratelli, a due sorelle, Jessica e Alana Mendoza, che hanno
dedicato ai più giovani un racconto illustrato da Ruth McNally Barshaw, There’s No
Base Like Home, in cui il softball fa da sfondo al passaggio dall’infanzia
all’adolescenza della protagonista, che si trova ad affrontare le
piccole/grandi problematiche dell’età: la relazione con i compagni di scuola, il
desiderio e gli ostacoli della integrazione per gli emigrati, il confronto con le
aspettative degli altri, che, combinate, costituiscono un ostacolo molte volte
parecchio impegnativo da affrontare e superare.
Fra
le espressioni artistiche rivolte ai più piccoli, non è mancato il fumetto,
grazie a Maru Maru e il Meraviglioso Gioco del Baseball e del Softball
che Mariagrazia ‘Mitsu’ Petrino ha realizzato nelle ultime settimane e che,
edito nella collana FIBS da Calzetti e Mariucci Editori, costituisce lo
strumento che la Federazione mette gratuitamente a disposizione di tutti gli educatori
del programma Prime Basi Scuola e dedica a tutti i giovanissimi che ne fanno
parte, per mostrare loro quanto sia divertente giocare al nostro sport.
Nell’occasione,
è stato anche annunciato il lavoro che Riccardo Schiroli sta compiendo nella
cura e redazione della seconda edizione de Il Diamante Azzurro, la storia
della Federazione Italiana Baseball Softball riveduta e aggiornata rispetto
alla prima uscita del 2008. Un lavoro prezioso e necessario per dare alla FIBS
una memoria completa dalla sua fondazione ai giorni nostri, che arriverà con l’estate.
Da
Capannori, a Rimini, a Taiwan, i libri italiani di baseball e softball hanno
proseguito un lungo cammino.
Grazie
all’invito della Rappresentanza diplomatica italiana, in particolare della
Italian Trade Agency che ha organizzato lo stand, l’Italia è presente per la
prima volta al TIBE, Taipei International
Book Exhibition, e con essa le sue pubblicazioni ‘con le cuciture’, compreso il
premiato Il
Diamante è per Sempre di Mario Salvini, assente a Rimini perché
inviato all’estero dalla Gazzetta dello Sport, che fanno da ‘apripista’ all’arrivo
della Nazionale azzurra sull’isola per il World Baseball Classic.
Nella foto: lo stand Italia al TIBE pronto per l'inaugurazione (gentile concessione ICE)
Marco Landi