Ci ha lasciato Barry Blanchard, manager della nazionale di softball ai Giochi di Atene

Ci ha lasciato Barry Blanchard, manager della nazionale di softball ai Giochi di Atene
07/03/2022
Il tecnico australiano, scomparso all'età di 86 anni, guidò le azzurre nel torneo di qualificazione olimpica di Macerata 2003 e al torneo del 2004 che non andò purtroppo nel verso sperato

Il mondo del softball piange la scomparsa, a 86 anni, di Barry Blanchard, ex manager australiano della nazionale italiana di softball nel 2003 e nel 2004. Un personaggio che lasciò, con quelle due stagioni, un segno importante nel nostro movimento, visto che grazie alla vittoria nel torneo di qualificazione di Macerata permise di staccare il pass per i Giochi di Atene 2004, con concrete speranze di salire sul podio. Un’avventura, quella del torneo olimpico, che non andò nel verso sperato, dopo una vittoria contro la Cina, con la bruciante sconfitta con la Grecia (vittoriosa con due squeeze play) che cambiò il destino, facendo uscire dalla zona medaglia una squadra che era arrivata all’appuntamento olimpico con un preparazione accurata con 39 partite precampionato in giro per il mondo. L’inaspettata conclusione del torneo in Grecia chiuse anticipatamente il ciclo con l’uscita di scena di “Baz”. Una decisione che non colse di sorpresa l’allora presidente Riccardo Fraccari, con il quale ebbe sempre un ottimo ricordo. E nessuno dimentica quell’abbraccio al termine della finale che proiettò l’Italia ad Atene.

Blanchard rimarrà nella storia del softball italiano per il suo modo di interpretare ogni partita, con attente analisi sulle riprese effettuate, ma anche per il suo concetto di famiglia che trasmise alla squadra: ognuna delle atlete diventò per Barry una figlia. La sua nazionale fu insomma molto unita e il gruppo fu decisivo per il successo nel torneo di qualificazione olimpica 2003 nelle Marche.

La morte di Blanchard ha provocato cordoglio sopratutto in tutta l’Australia, dove era conosciuto e apprezzato.

Inserito nella Softball Australia Hall of Fame nel 2013, il tecnico ha avuto una storia significativa con 17 anni negli staff nazionali. Dopo aver iniziato nel 1995/1996 con la nazionale Aussie maschile, diventò assistant coach dellam squadra di softball fino ai Giochi Olimpici di Sydney del 2000. Successivamente rientrò negli staff come video analista e selezionatore per la nazionale maschile durante i Mondiali 2009 e 2013. «Era un uomo incredibile. Le idee folli e gli esercizi che ha escogitato mostrano quanto fosse investito nel rendere tutti gli atleti migliori - lo ricorda la ricevitrice Taylah Tsitsikronis - Barry significava così tanto per così tante persone e senza di lui non sarei la metà della giocatrice che sono oggi». Lascia la moglie Beryl e le figlie Joanne e Nerida.

Il presidente Fibs Andrea Marcon, a nome del consiglio direttivo e di tutta la grande famiglia federale, invia le più sentite condoglianze alla famiglia di Barry Blanchard.