Blake Snell realizza una no-hitter e lancia i San Francisco Giants
La Major League Baseball entra nel mese di agosto e regala un altro momento indimenticabile. Venerdì 2 agosto, nella sfida tra San Francisco Giants (56-57) e Cincinnati Reds (53-58), Blake Snell, partente dei californiani, ha realizzato la sua prima no-hitter in carriera, la terza della stagione MLB e la seconda in otto giorni dopo quella realizzata da Dylan Cease giovedì 25 luglio contro i Washington Nationals. Snell, due volte vincitore del premio di miglior lanciatore (2018 e 2023), prima di questo momento non aveva mai completato otto riprese in carriera. Ha chiuso la no-hitter in 114 lanci (esattamente come successo a Cease) mettendo a referto 11 strikeout contro 3 basi su ball su nove riprese lanciate. Dopo un inizio stagione difficoltoso, Snell è stato capace di ritrovare lo stato di forma migliore nella seconda parte di stagione. Nelle ultime cinque partenze è intoccabile come dimostrano i soli 2 punti subiti su 8 valide in 33 riprese condite da 44 strikeout. Oltre a Snell, la rotazione dei Giants – definita da Farhain Zaidi, numero uno del front office dell’organizzazione di San Francisco, la migliore in MLB – può contare anche su Logan Webb che pochi giorni prima, mercoledì 31 luglio, ha fermato gli Oakland Athletics con un complete game shutout in 106 lanci per preservare l’uno a zero. I Giants non sono distanti dall’obiettivo play-off: la distanza tra loro e gli Arizona Diamondbacks, che al momento occupano l’ultimo posto wild card, è di 4.5 partite ma devono vincere la concorrenza di squadre agguerrite come Pittsburgh Pirates (56-55), St. Louis Cardinals (57-55) e New York Mets (58-53) che hanno cambiato ritmo nella seconda parte di stagione e puntano ad impensierire il terzetto formato da Atlanta Braves (60-51), San Diego Padres (61-52) e appunto Arizona Diamondbacks (60-52) raccolte in una partita di differenza.
Le squadre che al momento appaiono più in forma sono proprio le tre contender della National League West. Padres e Dbacks ed hanno messo nel mirino i Los Angeles Dodgers (65-47), che conducono la division con 4.5 lunghezze sui San Diego Padres (che hanno vinto 11 delle ultime 14 partite e spazzato la miniserie contro i Dodgers di inizio settimana) e 5 sugli Arizona Diamondbacks (11 vittorie nelle ultime 15 partite), e che hanno faticato più del previsto contro gli Oakland Athletics (46-67) di Brent Rooker e Lawrence Butler in stato di grazia.
Le difficoltà riscontrate dai Philadelphia Phillies (66-45), battuti nove volte nelle ultime undici partite, hanno permesso ai Braves di portarsi a sei lunghezze di distanza, ma soprattutto ai Cleveland Guardians (67-44) di guadagnare lo scettro temporaneo di miglior squadra MLB. La formazione del nord-est Ohio è prima per miglior percentuale di vittorie (.604) davanti a Phillies (.595) ed alla coppia formata da New York Yankees e Baltimore Orioles (.593), con questi ultimi che sabato e domenica hanno salvato la serie proprio contro i Guardians, vincendo le due partite restanti dopo le sconfitte di giovedì e venerdì. Rispetto al trend negativo delle ultime partite, i Guardians sembrano aver recuperato lo smalto offensivo (particolarmente attivo José Ramirez, reduce da 5 fuoricampo nelle ultime 6 partite e ormai al secondo posto di franchigia per numero di fuoricampo battuti, 245), ma la rotazione partenti resta una incognita.
Sperano di aver accantonato i rispettivi momenti negativi anche New York Yankees e Baltimore Orioles, entrambe appaiate al primo posto della AL East con un record di 67 vinte e 46 perse, che vantano 6.5 lunghezze di vantaggio sui Boston Red Sox (59-51), fermi nel limbo del terzo posto ma sempre attaccati alla zona wild card (2.5 da recuperare nei confronti dei Kansas City Royals). Gli Yankees, dopo aver spazzato i Philadelphia Phillies ad inizio settimana, hanno faticato contro i Toronto Blue Jays (51-61), battuti comunque due volte in tre partite. I canadesi, dopo aver perso tre volte su quattro partite da lunedì a mercoledì, torneranno ad affrontare i Baltimore Orioles a partire da domani. Pronti ad affrontare gli Orioles anche i Tampa Bay Rays (57-54) i quali, nonostante le “cessioni” eccellenti di fine luglio, restano in zona play-off a cinque partite dalla terza posizione dei Kansas City Royals di Bobby Witt Jr, dell’azzurro Vinnie Pasquantino (4 fuoricampo nelle ultime 7 partite) e di Salvador Perez, scatenati nelle ultime partite. I Royals (63-50), come i Twins (62-48), continuano a minacciare i Guardians per il primo posto della American League Central e nella settimana trascorsa hanno potuto approfittare delle sfide a Detroit Tigers (53-60) e Chicago White Sox (27-87), con questi ultimi che domenica contro i Twins hanno perso la ventesima partita consecutiva, evento che non si verificava dal 1988 (Baltimore Orioles).
Molto testa è anche la lotta nella American League West dove i Seattle Mariners (59-54), vincendo le serie contro Boston Red Sox e Philadelphia Phillies, hanno ripreso il comando divisionale superando gli Houston Astros (57-54), messi in difficoltà da Pittsburgh Pirates e Tampa Bay Rays.
I texani di Houston saranno impegnati adesso nel derby contro i Rangers (53-59) che in questa settimana da sei partite contro Astros e Yankees avranno forse l’ultima occasione per puntare a ricucire lo strappo con le prime due della classe (5.5 partite di distanza dal primo posto).
Luca Giangrande
In Italia la MLB è trasmessa in diretta TV (e in streaming su NOW) sui canali di Sky Sport. Di seguito le partite di questa settimana:
Giovedì 8/8 ore 18.20 Atlanta Braves - Milwaukee Brewers in diretta su Sky Sport Max (Nicolodi-Gallerani);
Sabato 10/8 ore 19.00 New York Yankees – Texas Rangers in diretta su Sky Sport Max (Gatti-Gallerani).
Foto: Blake Snell dei San Francisco Giants esulta al termine dell'ultimo out che gli ha garantito la no-hitter realizzata venerdì 2 agosto contro i Cincinnati Reds. Credit: Getty Images.