11/05/2015 2 Minuti di lettura

Arbitri italiani nel campionato di softball in Francia

I problemi fondamentali in Francia, ad oggi, sono due: il primo è quello che gli arbitri sono concentrati in parte nel nord nel “triangolo” Parigi – Bordeax - Lione ed il secondo, e principale, è costituito dal fatto che almeno la metà sono anche giocatori di buon livello e quindi preferiscono in primis difendere in campo i colori della propria squadra e poi offrire, se possibile, anche il servizio arbitrale

I problemi fondamentali in Francia, ad oggi, sono due: il primo è quello che gli arbitri sono concentrati in parte nel nord nel “triangolo” Parigi – Bordeax - Lione ed il secondo, e principale, è costituito dal fatto che almeno la metà sono anche giocatori di buon livello e quindi preferiscono in primis difendere in campo i colori della propria squadra e poi offrire, se possibile, anche il servizio arbitrale.

La proposta è stata quindi sposata dal presidente Leone che ha “spedito” come prima avanguardia i colleghi Dario Fior e Diego Vitale che, assieme al collega Franck Lautier (uno dei pochi “non–giocatori”), hanno diretto il quarto concentramento della prima divisione maschile che si è svolto lo scorso week-end sul campo del BCC “Cobras” Contes, paese a 10 km. a nord  di Nizza, che vanta una ventennale tradizione anche nel softball femminile.

Il campionato di prima divisione maschile si svolge in quattro giornate divise in concentramenti sparsi su tutto il territorio francese e quindi le squadre in ogni weekend disputano tre partite ottimizzando sforzi e costi ed evitando le numerose trasferte alle quale sarebbero costrette con un classico girone “all’italiana”.

Nella tappa di Contes i padroni di casa si sono aggiudicati 3 vittorie mentre i parigini del “Le Thillay” hanno ottenuto 2 centri contro il singolo successo ottenuto dai “Caribou” di Limeil-Brevannes (altro team di area parigina).

I tre “umpires”, durante i sei incontri, hanno applicato la meccanica a due officiando, quindi, 2 partite a casa base e due in base.

Piacevole l’atmosfera, sul campo e fuori, con pubblico molto caloroso e squadre all’insegna della sportività con nessuna protesta sulle decisioni arbitrali più complesse e men che meno sulle chiamate dei lanci a casa base.

“L’auspicio è quello che questa collaborazione continui – ha commentato alla fine Benjamin Milgrom, arbitro con qualifica ESF e giocatore della formazione dei Caribou –  perché sarebbe un bene per la crescita del gioco in tutto il sud della Francia, che avrebbe assicurato un servizio arbitrale di qualità da parte degli amici italiani con le squadre che dovrebbero pensare appunto solo a giocare, e non a preoccuparsi dei vari problemi inerenti la direzione delle gare. Le aree interessate a questo progetto al momento sarebbero sicuramente Nizza, Contes e Tolone fino ad arrivare, perché no, a Montepellier”.

Una curiosità finale: il rimborso delle spese viene equamente diviso da tutte le squadre partecipanti al concentramento “ammortizzando” così la cifra fra tutte. Ogni arbitro compila un modulo per ogni società dividendo per 3 o 4 (a seconda delle partecipanti) tutte le spese sostenute. Il rimborso è “a piè di lista” per tutte le spese vive sostenute (albergo, carburante, autostrada, parcheggio ecc…) mentre i massimali per i pasti sono di 15 euro. Il gettone giornaliero per la direzione delle gare è invece fissato in 50 euro.