Retired jersey numbers

#33

Giulio Glorioso

Nato a Udine il 1° aprile del 1931, Giulio Glorioso è morto a Roma il 20 giugno del 2015.

Anche se le statistiche nei suoi primi anni di carriera sono state raccolte in modo non sempre continuo, Glorioso è l'irraggiungibile detentore del record delle vittorie (226 dal 1953 al 1974) e di strike out (2.902; ma anche i dati dal 1960 al 1974 ce lo danno irraggiungibile: 2.083). Deteneva fino al 2011 anche il record della più bassa media punti guadagnati in una stagione (1961 con 0.46), ma il primato è stato aggiornato dal pitcher venezuelano del San Marino Darwin Cubilan (0.41). Va per altro sottolineato il fatto che Glorioso nel 1961 lanciò 156 inning in 18 gare (tutte vinte), di cui 16 complete, mentre Cubilan nel 2011 lanciò 44 riprese in 12 partite. Bastano in ogni caso i dati dal 1960 al 1974 per proclamare Giulio Glorioso irraggiungibile per numero di partite complete lanciate: 173.

Da quando in Italia esiste una sola Federazione (prima FIPAB e poi FIBS) Glorioso ha vinto 7 scudetti: 1955con la Lazio, 1959 con la Roma, 1961 e 1962 con l'Europhon Milano, 1963, 1964, 1965 con la Simmenthal Nettuno. Nel 1965 Nettuno vinse anche la Coppa Campioni e fu la prima volta per una squadra italiana. Nel 1949 vinse con la Lazio lo scudetto assegnato dalla FIBS di Steno Borghese, alternativa alla LIB di Max Ott e Bruno Beneck (che assegnò il titolo al Firenze).

Glorioso lanciò (1951) la prima no hit del baseball italiano e fu anche (1952) il primo MVP.

Fu anche il primo partente della nazionale nella storica partita del 31 agosto 1952 a Roma contro la Spagna. Ha poi vestito la maglia azzurra (anche se, tiene a precisare, nella prima uscita era in realtà viola) 68 volte. Tra i lanciatori lo hanno superato solo Ceccaroli (119), Fochi (93), La Fera (89), Passarotto (70) che però hanno giocato in azzurro anche in altri ruoli.

Durante l'Europeo 1960 a Barcellona lanciò una no hit contro l'Olanda, ma l'Italia perse comunque quella partita 1-0.

Glorioso ha vinto un Europeo (1954) e partecipato alla competizione 11 volte, l'ultima nel 1973, con 7 medaglie d'argento. Era nella rosa della nazionale che ha giocato per la prima volta il Mondiale (1970, Cartagena in Colombia) e ha partecipato anche al Mondiale 1972 in Nicaragua.

#24

Giorgio Castelli

Nato a Parma il 28 agosto 1951.

Casacca numero 24, miglior esponente della scuola italiana, ha giocato dal 1968 al 1983 sempre nelle squadre della sua città vincendo 4 scudetti, due Coppe Italia, 3 Coppe del Mediterraneo e 5 Coppe dei Campioni. Per 8 volte leader in battuta in campionato, mantiene ancora il record come battute valide (1.064 ) con una media battuta vita di .421.

E' stato il primo italiano a superare il traguardo dei 100 fuoricampo. E' stato invitato dai Cincinnati Reds a partecipare allo spring training del 1968. Per 119 volte presente in Nazionale, dove ha esordito nel 1968 giocando sia agli Europei che ai Mondiali, tra i suoi record 4 fuoricampo nella stessa partita (11 giugno 1977 a Bollate) ed un cycle a Bologna (20 maggio '77).

Migliore media battuta stagionale con 540 nel 1978.

#7

Silvano Ambrosioni

Nato a Milano nel 1943, scomparso nel 2004.

E' stato il primo Commissario tecnico italiano a vincere un campionato europeo nella tana dei tradizionali rivali, gli olandesi ( 1977). La sua storia azzurra ha avuto due momenti: sul finire degli Anni 70 quando Beneck lo chiamò alla guida degli azzurri e poi dall'85 al 2000 quando è stato invitato a ricostruire l'ambiente dopo l'invasione degli oriundi e divenne protagonista del lancio di una generazione di campioni come Ceccaroli, Bagialemani, Gambuti, Poma, Fochi, Manzini , Liverziani ed altri ancora. Ha guidato gli azzurri in 3 Olimpiadi col sesto posto del '96 ad Atlanta e al quarto posto nel Mondiale disputato in Italia nel '98.

Il presidente Fraccari ha voluto riconoscere il ruolo di Ambrosioni nella storia del nostro baseball conferendogli il Premio alla Carriera nel dicembre del 2002. Come giocatore aveva vinto due scudetti ('68 e '70) e due Coppe dei Campioni ( '69 e '70) sempre col Milano. Proprio qui cominciò la sua carriera di tecnico come coach di Cameroni : dopo un supercorso a Cuba ed uno spring training con gli Yankees e gli Orioles iniziò ad allenare alcune formazioni giovanili come assistente di Phares e poi passò a Parma dove guidò la De Martino alla conquista del tricolore. Con la nazionale giovanile portò a casa un prestigioso terzo posto in Argentina '77.

#30

William Herbert Holmberg

Nato il 10 novembre 1953 a Chicago.

William Herbert Holmberg ha caratterizzato in modo determinante e indelebile il programma tecnico della FIBS degli ultimi due decenni.

Nato il 10 novembre 1953 a Chicago, ma presto trasferitosi in Florida con la famiglia, ha sviluppato la carriera di giocatore alla Florida State University ed è arrivato in Italia una prima volta nel 1976, per difendere il piatto di casa base del Vercelli. Terminati gli studi l’anno successivo, gioca e allena a Godo nel ’78 e nel ’79, per poi passare definitivamente alla panchina nel 1980 alla Christopher Columbus High School.

Nel 1989 torna definitivamente in Italia, nel Godo, conquistando, dopo 10 anni di lavoro nella cittadina ravennate, il titolo italiano Juniores.

Nel 2003-2004 è alla guida della Nazionale Juniores, per poi passare al ruolo di Direttore Tecnico dell’Accademia Nazionale Baseball, a Tirrenia, fin dalla sua fondazione, ruolo che ha ricoperto per 14 anni, concentrandosi in particolare sullo sviluppo tecnico dei lanciatori, tanto da essere scelto dalla Major League Baseball quale Pitching Coordinator per l’Europa e l’Africa.

Sotto la sua guida, 22 giovani atleti della FIBS Academy hanno ottenuto un contratto professionistico nel sistema MLB.

Come pitching coach, ha fatto parte della Nazionale azzurra guidata da Marco Mazzieri a partire dal 2007, incluse le occasioni degli ori europei del 2010 e del 2012 e delle edizioni 2009 e 2013 del World Baseball Classic, conquistando in quest’ultima competizione uno storico passaggio ai quarti di finale.

Nel corso degli ultimi anni ha prestato la sua opera di specialista del monte di lancio per diverse squadre di club.

In entrambi i Classic, dello staff azzurro faceva parte anche Mike Piazza il quale, appena nominato Commissario tecnico di Italia Baseball, nel novembre 2019, aveva chiamato Bill Holmberg al proprio fianco, nella cruciale veste di bench coach, oltre che di pitching coach e di Coordinatore tecnico degli staff azzurri di tutte le categorie.

Nel 2015, la European Baseball Coaches Association lo ha insignito del Lifetime Achievement Award.